Roma ospiterà l’evento CONFAP “ C’è qualcosa di più” che si terrà il 1 giugno 2012 al Circo Massimo. Gli obiettivi della manifestazione saranno illustrati il 28 maggio 2012 presso la Sala Carroccio del Campidoglio dal Presidente della Confap Attilio Bondone e dal Vicepresidente di Forma Mario Tonini.

L’appuntamento della tavola rotonda del 31 maggio 2012, che si svolgerà presso la Protomoteca del Campidoglio con la partecipazione di Ministri (Fornero e Profumo) e di assessori regionali (Aprea,Bianchi, Rossetti, Zezza, Gatti, Nappi), offre l’occasione di un ampio confronto tra diversi punti di vista e strategie sul sistema dell’istruzione e della formazione professionale. L’analisi ed il confronto sono quanto mai opportuni per sollecitare decisioni idonee a contenere le disomogeneità territoriale, a migliorare la qualità delle attività delle istituzioni formative per adeguarle ai bisogni formativi dei giovani determinati dall’evolversi delle dinamiche sociali.

La manifestazione- ha dichiarato a Tuttoscuola don Mario Tonini, Vicepresidente di Forma- “vuole essere l’occasione per mettere ancora una volta in evidenza gli ottimi risultati formativi assicurati dalle agenzie formative, sia nel grado di soddisfazione, sia sotto il profilo degli esiti occupazionali”. Recenti ricerche anche dell’Isfol “… ci dicono che a tre mesi dal conseguimento della qualifica la metà dei giovani ha già un lavoro; e dopo tre anni tale percentuale sale a quasi il 60%”.

Occupazione, soddisfazione e motivazione all’apprendimento, natura popolare del servizio, vitalità delle agenzie formative sono alcuni dei dati che emergono dalla documentazione delle esperienze di questi anni messa a disposizione dei partecipanti all’evento Confap.

“Uno dei punti su cui si registra – ha continuato don Mario Tonini- la maggiore preoccupazione degli enti di formazione è la prospettiva per il futuro di dover comprimere l’offerta formativa di istruzione e formazione professionale per la scarsità di risorse finanziarie. Mi auguro che i ministri e gli assessori regionali possano fugare queste preoccupazioni, con azioni di incentivazione in direzione dell’allargamento dell’offerta di formazione