Tuttoscuola: Non solo statale

Cisl Scuola: ”I tecnici non tirano, Confindustria si chieda perché”

A dispetto degli auspici di Confindustria, i dati sulle iscrizioni alle rinnovate prime classi delle superiori coinvolte nella riforma, pubblicati oggi dalla Cisl Scuola, confermano il `tiepido’ interesse degli alunni freschi di licenza media per gli istituti tecnici: mentre i licei, con 271.728 nuovi allievi su 586.424, con il 46,3% delle presenze complessive, hanno fatto registrare un incremento del 5,7%, l’istruzione tecnica ha perso un ulteriore 2,3% raccogliendo appena 185.484 studenti pari al 31,6% “solo in piccola parte – commenta il sindacato – dovuto alla `migrazione’ verso i licei dei corsi dell’opzione scientifico tecnologica“.

Per la Cisl Scuola “è chiaro che ci troviamo di fronte ad una risposta forse inferiore alle attese sulla filiera dei tecnici, nonostante il notevole lavoro svolto dalla commissione a suo tempo incaricata di ridefinire l’identità dei percorsi di studio il cui rilancio era, oltre tutto, da tempo segnalato come forte esigenza dal mondo imprenditoriale. Evidentemente – continua il sindacato – ha pesato molto l’incidenza che sul processo di riforma hanno avuto le esigenze di contenimento della spesa, di fatto prevalenti su quelle di una razionale e coerente definizione degli assetti didattico organizzativi“.

Ma per la Cisl Scuola anche “chi, come Confindustria, ha fortemente rivendicato un rilancio dell’istruzione tecnica, deve chiedersi se la scarsa offerta di sbocchi occupazionali non abbia contribuito a rendere poco appetibili i percorsi di studio così riformati“.

La Cisl Scuola pubblica anche un’indagine sulla scelta dei percorsi di studio nelle classi prime della secondaria di secondo grado investite dalla riforma Gelmini. Per il sindacato, i tagli agli organici e l’attuazione della riforma della scuola superiore stanno facendo aumentare il numero medio di alunni per classe, che rispetto all’anno precedente è passato da 24,4 a 24,7.

Secondo la lettura del sindacato guidato da Francesco Scrima si tratta di un chiaro “incremento di 0,3 punti che conferma, rendendolo ancor più evidente, l’allineamento della nostra scuola ai parametri riscontrabili negli altri paesi europei“.

Dallo studio sindacale risulta, inoltre, che rispetto all’anno precedente alle superiori si sono iscritti circa 11.500 studenti in meno : “una tendenza a diminuire – rileva il sindacato – che appare costante dopo il `picco’ di oltre 627.000 iscritti alle prime toccato nel 2006/07“.

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