“All’attuazione del diritto-dovere concorrono gli alunni, le loro famiglie, le istituzioni scolastiche e formative, nonché i soggetti che assumono con il contratto di apprendistato”. Così recita il decreto legislativo n. 76/2005 che sancisce la possibilità che il diritto-dovere all’istruzione e alla formazione possa essere esercitata anche con l’apprendistato.

La legge Biagi nel 2003 aveva disposto che l’apprendistato (allore accessibile già al compimento del 15° anno di età) fosse utile all’attuazione del diritto-dovere alla formazione, ma l’innalzamento dell’obbligo di istruzione previsto dalla finanziaria 2007 del Governo Prodi (ministro all’istruzione Fioroni) aveva anche disposto che l’accesso al lavoro fosse possibile soltanto dal compimento del 16° anno.

Apprendistato utile per il diritto-dovere ma soltanto dal 16° anno di età.

Invece un accordo sottoscritto dalla Regione Lombardia e dai ministri Gelmini (istruzione) e Sacconi (lavoro) ha reso possibile, per la sola Lombardia, l’accesso al lavoro a 15 anni attraverso una particolare forma di apprendistato che prevede, tra l’altro, l’obbligo di 400 ore di formazione.

Proprio grazie a queste 400 ore di formazione gli apprendisti lombardi potranno assolvere anche all’obbligo di istruzione. Inoltre potranno conseguire, dopo tre anni, una qualifica professionale.

L’accordo, come riferisce il Corriere della Sera, è stato salutato favorevolmente dal sindacato regionale della Uil-scuola, come strumento utile a prevenire e contrastare la dispersione scolastica, nonché per contrastare la disoccupazione giovanile.

La Cgil-scuola lombarda teme che le 400 ore di formazione siano virtuali e sostituibili con attività di lavoro.