Tuttoscuola: Non solo statale

A Genova il primo statuto degli studenti in stage

Gli studenti impegnati negli stage di un istituto superiore di Genova potranno far valere i loro diritti, grazie all’approvazione da parte del consiglio d’istituto, primo caso in Italia, di uno `statuto’ ad hoc, realizzato specificatamente per tutelare le esperienze svolte presso le aziende: la notizia, che riguarda l’istituto professionale statale alberghiero Nino Bergese, è stata accolta con grande soddisfazione dagli studenti della scuola ligure, ma anche dalle associazioni nazionali, da diversi anni impegnate a rivendicare questo genere di tutele.

Lo statuto, approvato all’unanimità, prevede che lo stage corrisponda ad una reale esperienza di formazione, superando, come accade non di rado, che venga quasi equiparato ad un’attività lavorativa non pagata. Inoltre prevede che le aziende disposte ad accogliere gli studenti debbano garantire una copertura assicurativa totale nei loro confronti. Tra le norme approvate figura il periodo massimo dell’esperienza di osservazione aziendale, 30 giorni, l’obbligo di istituire tutor scolastici e aziendali, oltre che un confronto tra le due parti e la valutazione finale da parte dell’azienda utile all’assegnazione di crediti formativi.

Si tratta di un documento importantissimo per garantire la formazione e i diritti degli studenti all’interno della scuola – ha dichiarato ieri un rappresentante degli studenti del Bergese – perché evita, come spesso accade, che gli studenti vengano messi a fare pulizie e fotocopie e. Per gli studenti dell’istituto si tratta di un risultato molto importante, visto che fino ad oggi la copertura assicurativa prevedeva solo danni permanenti a vita come perdita di braccia, dita, vista, udito o morte“.

Decisamente positivo è anche il commento di Jacopo Lanza, dell’Unione degli Studenti, il sindacato studentesco in prima linea perché i diritti dei lavoratori vengano estesi anche a chi frequenta la scuola: “Se c’è chi difende la scuola solo a parole e contemporaneamente vota i tagli di 8 miliardi all’istruzione, c’è anche chi porta avanti battaglie per estendere i diritti. E gli studenti dimostrano che la battaglia per i diritti – conclude il rappresentante studentesco – è possibile vincerla anche nell’Italia dell’oscurantismo berlusconiano“.

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