Tuttoscuola: Scuola digitale

Scuola, a Città di Castello si costruisce la comunità educante

‘Digiscuola2.0 Città di Castello’ è il progetto promosso da Massimo Belardinelli, preside della Direzione didattica ‘San Filippo’ a Città di Castello, per costruire una comunità educante che parta dalla scuola e vada oltre, facendo muovere tutta la società in una logica orientata alla digitalizzazione. “Proponiamo il web quale piattaforma di relazione e apprendimento per tutta la città. Per questo motivo l’Istituto San Filippo ha stretto accordi con importanti associazioni di imprenditori, tra cui Confindustria e Legacooperative, per aiutare i giovani a mettere in piedi delle start up, delle aziende, e diventare protagonisti della società che stanno costruendo”. Lo spiega alla Dire il dirigente scolastico, presente agli incontri ‘Scuol@ 2.0: Così è se vi pare!’ promossi alla Fiera di Genova in occasione di Abcd, il Salone italiano dell’Educazione.

Si diventa Scuol@ 2.0 perché le tecnologie “fanno parte della vita dei ragazzi migliorando l’ambiente di apprendimento. C’è bisogno di cambiamenti importanti – prosegue Belardinelli – così abbiamo invitato tutti gli studenti a portare i loro tablet e cellulari a scuola ma per poterli utilizzare occorre connettività. La scuol@ 2.0 soffre in Italia di un problema infrastrutturale e della mancanza di dispositivi, che invece dovremmo fornire a tutti i docenti. Perché loro, in primis, sono chiamati a modificare l’approccio didattico”.

Un chiaro esempio di questo cambiamento, secondo il preside, è fornito dalle lezioni con la Lavagna interattiva multimediale (Lim), durante le quali viene tolta la cattedra: “Cambia l’ottica della didattica – chiarisce il preside – passando da una logica frontale a una collaborativa, da un approccio trasmissivo dell’apprendimento all’imparare facendo (lerning by doing). In questo modo il docente – precisa Belardinelli – costruisce la cultura con i ragazzi facendo, ovvero adoperando un principio ben noto ai nativi digitali che apprendono il funzionamento delle nuove tecnologie, ad esempio, ‘smanettando’ e non leggendo il libretto delle istruzioni come faremmo noi adulti”.

Il ‘San Filippo’ di Città di Castello non è una realtà isolata, al contrario è in rete con una scuola media e due istituti tecnici “per seguire gli studenti sin da piccoli. Noi lavoriamo sul digitale e sull’anti-digitale, perché ci teniamo a conservare le relazioni. A tal fine – conclude Belardinelli –

abbiamo organizzato tavoli lavorativi in cui adottiamo tecniche di relazione. Lavoriamo inoltre sui valori e quindi sulle emozioni di studenti e docenti”.

Forgot Password