Tuttoscuola: Scuola digitale

INTEL per la scuola

Da quando è stata fondata nel 1968, Intel si è sempre impegnata a fianco di governi e organizzazioni per promuovere iniziative nell’ambito dell’istruzione e della formazione. In particolare, Intel guarda con attenzione ai giovani – “innovatori di domani” – e si fa promotrice di iniziative che ne mettano in luce le potenzialità, creando le condizioni affinché possano confrontarsi anche in ambito internazionale.

In Italia, Intel è attiva nel settore della didattica con l’obiettivo di accelerarne il progresso grazie all’introduzione di nuovi modelli di didattica innovativa e digitale. L’azienda ritiene infatti che oggi alla base dell’economia della conoscenza vi debbano essere non solo studenti preparati sulle materie tradizionali, ma anche cittadini capaci di adoperare con padronanza gli strumenti informatici.

I programmi Intel nel settore scolastico sono finalizzati ad innovare sia gli ambienti di apprendimento sia i contenuti didattici attraverso l’uso integrato della tecnologia per stimolare maggiormente le capacità di problem solving, il pensiero critico e la collaborazione tra gli studenti; a realizzare progressi in materie didattiche come matematica, scienza, ingegneria e ricerca; infine a sostenere e promuovere l’eccellenza didattica.

Su queste basi poggia anche la pluriennale collaborazione avviata dall’azienda con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Nel settembre 2009, Intel Italia ha infatti siglato con il MIUR un Protocollo di Intesa triennale, già rinnovato nel 2013, “per la realizzazione di azioni a supporto dell’innovazione digitale nella scuola”, a supporto dei processi di innovazione pedagogico-didattica e per modificare gli ambienti di apprendimento. In particolare, gli impegni assunti da Intel Italia nell’ambito del protocollo si sintetizzano in sei grandi aeree di intervento:

1)     iniziative per ridurre il digital divide nelle scuole e innovare sia ambienti sia i contenuti didattici;

2)     iniziative sul territorio replicabili su scala regionale e nazionale;

3)     offerta a studenti e docenti di condizioni agevolate d’acquisto di soluzioni e prodotti, anche attraverso la Carta dello Studente – IoStudio;

4)     supporto alla creazione di contenuti didattici digitali;

5)     formazione degli insegnanti all’uso delle nuove tecnologie;

6)     iniziative nazionali e internazionali per valorizzare le eccellenze degli studenti italiani.

Nel 2016 continua la collaborazione di Intel con il MIUR, specificando il lavoro da fare nell’ambito del Piano Nazionale Scuola Digitale con il progetto School Maker. Le attività prevedono il coinvolgimento di scuole e istituzioni per realizzare laboratori e progetti legati al mondo del Making e del Coding. Un percorso di formazione itinerante nelle scuole e nei laboratori, per insegnanti e studenti, che si concluderà alla Maker Faire 2016 di Roma, dove saranno presentati i migliori progetti scolastici realizzati.

Intel School Makers: coding, pensiero computazionale e robotica nelle scuole

Quali sono i requisiti che gli studenti devono avere per poter essere competitivi nel mercato del lavoro nel prossimo futuro? Questa domanda è alla base dell’impegno del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, da un lato, e di Intel, dall’altro, per dotare gli studenti delle competenze digitali necessarie affinché possano essere preparati alle sfide e alle innovazioni del futuro.

Il MIUR ha investito risorse importanti per lo sviluppo di spazi e ambienti di apprendimento di tipo laboratoriale, nonché per l’innovazione della didattica. Nel Piano Nazionale Scuola Digitale si parla precisamente di atelier creativi (I ciclo di Istruzione) e di Laboratori Professionalizzanti in chiave Digitale (II ciclo di Istruzione). Questo vuol dire che le scuole potranno dotarsi di spazi innovativi e modulari dove sviluppare il punto d’incontro tra manualità, artigianato, creatività e tecnologie.

Con il progetto School Makers, Intel persegue questa comune visione, supportando il MIUR nella creazione di questi nuovi spazi dedicati e di laboratori di thinkering. Preparare gli studenti per il futuro vuol dire saper leggere il presente nelle sue progressive evoluzioni verso i prossimi scenari. Secondo gli analisti, il mondo sempre più globale e connesso richiederà nuovi requisiti; tra quelli imprescindibili troveremo competenze di adaptive learning, computational thinking, new-media literacy, transdisciplinary, social intelligence, virtual collaboration[i].

Per facilitare l’acquisizione di tali competenze, il maker movement esprime le modalità più indicate, coniugando robotica, elettronica, computing, stampa 3D e artigianato. Nelle attività di un maker la tecnologia ha un ruolo fondamentale, ablitante ma non esclusivo: la creatività e la manualità restano caratteristiche importanti e da coltivare, che congiungono pratiche tradizionali all’innovazione.

Proprio per questo il progetto Intel School Makers intende fornire agli studenti le competenze digitali del XXI secolo (coding, Robotica, Making, 3D Printing) formandoli come nuovi maker. Incoraggiare i giovani ad avvicinarsi alle nuove tecnologie, al coding e all’artigianato digitale, vuol dire dorarli dei requisiti che saranno necessari per il loro futuro.


[i] Future Work Skills 2020 ©2011 Institute for the Future for University of Phoenix Research Institute.

http://iftf.org/uploads/media/SR-1382A_UPRI_future_work_skills_sm.pdf

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