Tuttoscuola: Non solo statale

Isfol: più trasparenza per le qualifiche e le competenze professionali

Per favorire la mobilità dei lavoratori e valorizzarne le competenze professionali a livello transnazionale (ma, per l’Italia, anche nazionale) la strada maestra non è quella, già fallita, di cercare forme di corrispondenza tra titoli e qualifiche.
Come è chiaramente emerso nel corso del seminario internazionale ISFOL del 27 giugno scorso, l’unico modo convincente, e condiviso in Europa, è quello di evidenziare, rendendole “trasparenti”, le effettive competenze possedute dagli individui. Le competenze sono solo in parte legate ai titoli di studio e alle qualifiche ottenute al termine di percorsi formativi organizzati ad hoc (“educazione formale”): esse possono essere acquisite anche sul lavoro o in occasioni che comunque promuovono apprendimento, dai tirocini a iniziative legate all’associazionismo culturale, alle esperienze di volontariato (“educazione non formale”); ci sono infine sempre più competenze che si ottengono attraverso la vita quotidiana, le relazioni interpersonali, l’autoistruzione, internet (“educazione informale”).
L’idea guida perseguita dall’UE è che il cittadino europeo abbia il diritto e la possibilità di vedersi valutate e certificate tutte le competenze possedute, in modo da migliorare la propria “occupabilità” in caso di mobilità o nelle situazioni di radicale trasformazione dei compiti e dei modelli di organizzazione del lavoro indotte dall’innovazione tecnologica.
Forse l’idea di puntare su competenze verificabili e certificabili, sulla base di procedure e standard definiti a livello nazionale, potrà aiutare a sciogliere il dilemma, tutto italiano, del valore nazionale delle qualifiche rilasciate dalle Regioni: non sarà l’attestato regionale in sé a far acquistare alla qualifica valore nazionale, ma la certificazione che accompagnerà e supporterà l’attestato. La certificazione, che avrà caratteristiche definite a livello nazionale, sarà costituita da una serie di descrittori di livelli di competenza, oltre che da titoli e altri documenti che saranno registrati in un “libretto formativo” individuale.

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