Tuttoscuola: Scuola digitale

Vuoi la casella certificata? Ora te la devi pagare

Lo Stato risparmierà 19 milioni all’anno

Dal 18 marzo 2015 non sarà più possibile inviare (e dal 18 luglio ricevere) messaggi di posta certificata dalle caselle attivate gratuitamente sul sito del Governo: quelle con suffisso @postacertificata.gov.it.

Ne dà notizia la cgil-scuola che sul proprio sito (www.flcgil.it) commenta la notizia.

Con un messaggio inviato a tutti gli utenti è stata comunicata la cancellazione del progetto CEC-PAC. Si trattava di una opportunità offerta dal Governo nel 2009 (Ministro Brunetta) per l’attivazione di una casella di posta elettronica certificata utilizzabile solo nei rapporti con la pubblica amministrazione. Il progetto, che aveva un costo di ben 19 milioni di euro all’anno, si è rivelato fallimentare per il numero limitato di registrazioni e per la confusione generata da una pseudo posta certificata che aveva il limite di non poter colloquiare con le altre ma solo con quelle della pubblica amministrazione.

Cosa fare ora, è il problema che si pongono oltre un milione di persone che hanno questo indirizzo ed in particolare i precari della scuola che lo hanno indicato come recapito nelle domande per le supplenze. Ovviamente è possibile già ora acquistare un indirizzo PEC.

Dal 13 marzo sarà anche possibile ottenere un “vero” indirizzo di posta certificata, con attivazione gratuita per il primo anno, come specificato in un successivo messaggio, collegandosi all’indirizzo: http://www.agid.gov.it/manif-interesse-fornitura.

In ogni caso dal secondo anno la posta certificata fornita gratuitamente per il primo anno, sarà comunque a pagamento. È opportuno scegliere un gestore che abbia costi contenuti, fin da subito, per non avere brutte sorprese in futuro.

Le società accreditate per il rilascio degli indirizzi PEC sono numerose, ma per l’attivazione attraverso il portale del Governo sono indicate: Aruba PEC S.p.A., Infocert S.p.A. e Postecom S.p.A.

Attualmente il prezzo più basso si aggira sui 5 euro (+iva) all’anno.

Per coloro che hanno già indicato il precedente indirizzo CEC-PAC è sufficiente sostituirlo con il nuovo. Per i supplenti è sufficiente accedere alla propria anagrafica in istanze online e modificare l’indirizzo di posta certificata (ed effettuarne la successiva validazione).

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