Tuttoscuola: Scuola digitale

Videogiochi per imparare

Il 9 aprile prossimo la Sapienza di Roma ospiterà un convegno scientifico su "Serious Games and Education" (lett. giochi seri ed educazione), il primo del genere in Italia.

Il serious game è un gioco di simulazione interattivo che trova applicazione, se pur in forma non sempre ludica, sia in ambiti civili sia militari.

Da un po’ di tempo trova applicazione in campo scolastico negli Stati Uniti e in Gran Bretagna, come ha riferito nei giorni scorsi il Corriere della sera.

Il presidente Obama, rivolgendosi agli studenti americani ha detto: "Non comprate un nuovo videogame, fatene uno. Non scaricate l’ultima applicazione: disegnatela". Nelle scuole elementari inglesi dal prossimo settembre sarà obbligatorio imparare a creare programmi al computer.

In una scuola americana, riferisce il Corriere, usano "SimCyti Edu: Pollution Challenge". Si tratta di un serious game, una generazione di giochi attivi che combinano l’aspetto ludico con obiettivi educativi (la difesa dell’ambiente, la sicurezza) secondo una metodologia pluridisciplinare.

In alcune scuole italiane si sta tentando qualche esperienza analoga, ma siamo soltanto ai primi passi di un percorso ricco di potenzialità formative.

"Il gioco consente di interagire con le informazioni, anziché assorbirle passivamente – ha dichiarato al Corriere Fabrizia Mantovani, psicologa della comunicazione – impegna più sensi allo stesso momento: vista, udito e tatto". E così manda in soffitta, forse, l’antica didattica. 

Alcuni esempi di videogiochi educativi citati nel servizio: Total War (per immergersi nella storia romana), Pharaoh (fa appassionare al mondo degli antichi egizi).

È, dunque, possibile imparare divertendosi con i video giochi? 

 

Forgot Password