La scorsa settimana sono stati presentati in una conferenza stampa a Palazzo Chigi due progetti promossi dalla Commissione Europea che in Italia saranno coordinati dall’Anitec, l’Associazione delle industrie informatiche, delle telecomunicazioni ed elettronica al consumo aderente a Confindustria Digitale. Si chiamano “E-Skills for Jobs 2014” e “Fostering Digital Entrepreneurship”.

Obiettivo della prima iniziativa, che interessa più direttamente le scuole, è l’organizzazione di una campagna annuale di comunicazione e di sensibilizzazione estesa a tutti gli Stati membri sul tema delle competenze digitali, finalizzata a favorire la crescita quantitativa e qualitativa dell’occupazione che di tali competenze si avvale, e a colmare le carenze e i disallineamenti nelle competenze digitali in Europa partendo dai sistemi educativi. Un disallineamento che riguarda anche il nostro Paese, dove i laureati in materie legate all’ICT sono l’11,26% contro il 14,65% della media europea (dati 2010).

Le numerose imprese e associazioni partner del progetto forniranno lezioni e incontri formativi nelle scuole italiane, in primo luogo nelle secondarie superiori, e in aule virtuali che coinvolgeranno, si prevede, un milione di studenti. A farsi carico della spesa saranno le stesse società partner delle iniziative, tra le quali compaiono le maggiori aziende produttrici o distributrici di hardware e software, che sono naturalmente e legittimamente interessate allo sviluppo dell’e-learning e del connesso fabbisogno di supporti e prodotti tecnologici. Lo spiega nella videointervista a Tuttoscuola ( http://youtu.be/MsSr4JrZnIc ) Cristiano Radaelli, presidente dell’Anitec e membro dell’Executive Board di DigitalEurope.