Tuttoscuola: Scuola digitale

Unicef: le webcam nei nidi non servono

Completa condivisione del pensiero del Garante della privacy“: così il presidente di Unicef Italia, Giacomo Guerrera, commenta il no all’uso generalizzato di webcam negli asili nido.

Non è sicuramente una webcam che può garantire la condizione dei bambini dentro gli asili o a scuola. Serve invece un progetto specifico, cioè le scuole devono preoccuparsi di creare ambienti idonei a un apprendimento tranquillo” spiega Guerrera. “Non si può chiudere tutto e mettere in moto meccanismi che espongono i bambini a essere privati della loro privacy – aggiunge – i filmati delle webcam possono essere visti da tutti, e finisce che i genitori controllano non solo i loro figli ma anche gli altri bambini e gli stesi insegnanti, e non è questo il metodo per mettere la scuola in grado di rispondere alle necessità dei figli. Così si rinuncia al ruolo che gli insegnanti e la scuola devono avere per tutelare la vita dei bambini“.

Il presidente dell’Unicef Italia insiste su questo punto:“chi deve sorvegliare è l’insegnante e il personale scolastico, non si può delegare questo compito a una webcam“. E se è vero che alcune situazioni di abuso sono state scoperte grazie alle webcam, va anche detto a suo avviso che tali situazioni si sono verificate “anche perchè c’era un lassismo sui controlli, che non può essere sostituito dal controllo meccanico delle webcam. La scuola non può rinunciare al suo ruolo di tutela dei minori che le vengono affidati e delegarlo ai genitori attraverso questi mezzi tecnici”.

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