All’interno del sistema scolastico nazionale è, con ogni probabilità, la prima volta in assoluto che una ventina di soggetti istituzionali sono collegati tra di loro in videoconferenza. Con un po’ di ritardo rispetto al mondo delle aziende, dove è uno strumento già diffuso da anni.
La novità, che apre una prospettiva interessante nella rete della comunicazione e dei rapporti diretti tra istituti, è stata realizzata nei giorni scorsi dagli IRRE regionali italiani.
Come è noto, gli Irre, subentrati da alcuni anni agli Irrsae che per vent’anni erano stati punti di riferimento per l’aggiornamento e la sperimentazione scolastica sul territorio, sono i nuovi istituti di ricerca educativa che fiancheggiano, in autonomia di gestione, il sistema scolastico nazionale.
Il primo collaudo di videoconferenza multipunto ha collegato gli IRRE di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria, Veneto e Iprase di Trento.
Le postazioni impiegate presso i vari IRRE sono collegate tra loro attraverso linea ISDN. Un’ulteriore postazione è collocata presso il Centro Europeo di Risorse Umane di Bruxelles per i contatti con i funzionari delle Commissioni europee.