I dati relativi ai giovani Neet, quelli che non hanno un’occupazione, non studiano e non fanno formazione, che raggiungono in Italia il 27% nella fascia tra i 15 e i 34 anni, dimostrano che le competenze sviluppate nel corso della vita scolastica non sono sufficienti a soddisfare le esigenze del mercato del lavoro. Le ricette non sono certo semplici, ma è evidente che questa drammatica realtà spinge a un profondo cambiamento del sistema educativo, incentrato sullo sviluppo di percorsi in linea con il mondo del lavoro del XXI secolo.

Per questo il Centro Studi ImparaDigitale, realtà già consolidata nell’utilizzo delle tecnologie digitali per la realizzazione di una didattica per competenze che ponga le basi per lo sviluppo di un life-long learning, nella settima edizione del meeting nazionale sulla scuola digitale, in programma sabato 24 ottobre a Milano (Istituto Leone XIII, via Leone XIII 12, Milano – http://studenti.imparadigitale.it/tablet-school-milano/), ha scelto di approfondire le tematiche legate al mondo del lavoro.

Nel pomeriggio il migliaio di ragazzi previsti all’evento potranno partecipare a una sessione coordinata con gli esperti di McKinsey che daranno i loro consigli per la stesura del curriculum vitae e proporranno delle simulazioni di colloqui di lavoro. L’obiettivo è proprio quello di evidenziare in maniera originale quelle che sono le richieste e le esigenze del mondo del lavoro nelle diverse forme, in termini di capacità di lavorare in gruppo, di collaborare, di adottare un metodo di problem solving sfruttando le conoscenze acquisite ai fini degli obiettivi da perseguire.

Nella prima parte della giornata verranno proposte esperienze di scuola digitale. L’utilizzo delle tecnologie nella vita scolastica può declinarsi infatti in varie forme, ma l’obiettivo deve essere sempre focalizzato sulla didattica per competenze, in chiave collaborativa e personalizzata, tagliata su misura per le esigenze dei singoli ragazzi e dei rispettivi percorsi di formazione.

Tablet School è un’occasione unica per ragazzi, genitori e docenti per verificare lo stato dell’innovazione didattica con l’utilizzo delle tecnologie nella scuola italiana che sta vivendo un grande fermento fatto di sperimentazioni di alto livello, sostenute dall’entusiasmo e dalla volontà di docenti e dirigenti. Dal metodo della classe scomposta di Dianora Bardi alla flipped classroom, dall’utilizzo del mezzo radiofonico al social reading via Twitter, dalla piattaforma per l’organizzazione degli stage lavorativi alle stampanti 3D.

In questa prospettiva ImparaDigitale presenta il Curriculum Mapping, messo a punto in collaborazione con Fondazione Telecom, per aiutare i docenti a realizzare la didattica per competenze.