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Sicurezza dei minori online: 10 miti da sfatare

Pubblicato uno studio della Commissione europea sull'utilizzo del web

Un recente studio della Commissione Europea riguardo la sicurezza dei minori on line ha concluso che, nonostante gli adulti si dichiarino preoccupati, e giustamente, per i rischi che i più giovani possono correre navigando nella rete internet, tuttavia, dovrebbero rivedere gli obiettivi delle loro apprensioni. Lo studio rileva, infatti, che alcune convinzioni molto diffuse sono smentite da ciò che gli stessi ragazzi rispondono.

Ecco alcuni dei 10 miti da sfatare sui pericoli del web:

I nativi digitali sanno tutto – In realtà solo il 36% dei giovanissimi tra i 9 e i 16 anni possiedono competenze informatiche superiori ai loro familiari. Tuttavia, tanto basta per oscurare un’altra realtà, che i giovani hanno comunque bisogno di imparare ad utilizzare correttamente le tecnologie.

Sotto i 13 anni non si può accedere ai social network – Anche se ciò rappresenta la norma da seguire, è ben difficile controllare che un ragazzino non aggiri l’ostacolo usando il computer o il telefonino di un amico più grande. Il 38% dei ragazzini tra i 9 e i 12 anni possiedono un proprio profilo su Facebook.

I bulli sono i peggiori elementi– Purtroppo la realtà insegna che i bulli in gran parte sono ragazzini loro volta vittime di episodi di bullismo: la vittima e il suo bullo molto spesso appartengono ad un unico gruppo sociale. Inoltre, non è vero che tutti i contatti che i giovanissimi possono avere su internet sono con sconosciuti: la maggioranza delle persone che i ragazzi contattano sono persone a loro note, solo il 9% dice di aver incontrato qualcuno conosciuto per la prima volta sul web e solo alcuni hanno avuto cattive esperienze. Molti ragazzini, diversamente da quello che pensano i loro familiari, hanno molta più paura del cyberbullismo che di entrare in contatto con navigatori sconosciuti.

I pericoli che si corrono nella realtà si trasferiscono nel mondo virtuale – Questo non è necessariamente vero: non è detto che un ragazzino prudente nella vita di tutti i giorni sia anche meno esposto a rischi quando naviga in internet.

L’intero rapporto è disponibile al link:

http://www2.lse.ac.uk/media@lse/research/EUKidsOnline/EU%20Kids%20Online%20reports.aspx

 

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