Tuttoscuola: Scuola digitale

Scuola digitale: un nuovo dossier di Tuttoscuola

Il numero di giugno del mensile Tuttoscuola ospita una nuova puntata del viaggio che la rivista ha intrapreso ormai da due anni con il proposito di offrire ai lettori una documentazione di prima mano sul magmatico mondo della scuola digitale nascente.

Il dossier contenuto nel numero in distribuzione dedica particolare attenzione al tema dell’editoria scolastica, chiamata a una epocale riconversione della sua mission, che diventa quella di offrire a docenti e studenti la versione post-gutenberghiana dei testi, che restano comunque strumenti fondamentali per insegnare e apprendere, sia pure in un’ottica radicalmente nuova: quella della multimedialità e della interattività tra i protagonisti del processo formativo, i docenti, gli studenti e – appunto – i nuovi testi, chiamati a svolgere una funzione di interfaccia dinamica tra i tradizionali soggetti della relazione educativa.

Del nuovo ruolo del docente parla Dianora Bardi, insegnante del liceo Lussana di Bergamo e pioniera della digitalizzazione dei processi formativi in un e-book, “La classe scomposta”,  scaricabile dal sito di Imparadigitale,  (www.imparadigitale.it), brevemente presentato nel dossier di Tuttoscuola. Da detentore e dispensatore solitario del sapere disciplinare il docente diventa, nella scuola digitale, animatore e regolatore di processi di co-costruzione di competenze interdisciplinari. Suggestiva a questo proposito è l’immagine della classe come “nuova bottega medievale” in cui tutti imparano da tutti.

Sarebbe un errore tuttavia, sostiene Bardi, pensare e lasciare intendere ai giovani che l’apprendimento digitale sostituirà totalmente quello tradizionale, in particolare per quanto riguarda il ricorso ai libri come strumento di studio e di approfondimento critico: “lo affiancherà, lo integrerà, modificherà le metodologie di lavoro, ma non potrà mai rimpiazzarlo.”

 

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