Tuttoscuola: Scuola digitale

Una scuola digitale nel governo del cambiamento

Dimezzare l’abbandono scolastico entro il 2020, con formazione ai docenti, nuove tecnologie, scuole aperte tutto il giorno e rilancio dell’istruzione tecnica: come dire, c’è pure la scuola digitale fra le proposte del Pd messe a punto nell’ambito degli otto punti di intervento confezionati dal segretario Pier Luigi Bersani e approvati dalla direzione nazionale del partito per la formazione di un governo del cambiamento.  E non solo, naturalmente. Più borse di studio e meno tasse all’Università; contratto unico di ricerca, con standard retributivi certi e diritti assistenziali e previdenziali; no ai dottorati senza borsa; no al finanziamento pubblico alle università telematiche; aumentare gli investimenti pubblici, ripristinare almeno le risorse del Fondo di Finanziamento Ordinario del 2012. E ancora: un piano straordinario da 7,5 miliardi in 3 anni per mettere in sicurezza gli edifici scolastici. assegnare ad ogni scuola una dotazione di personale stabile; collocare il personale nelle graduatorie ad esaurimento al massimo in 5 anni; piano triennale per aumentare gli asili nido con l’obiettivo di coprire il 33% dei posti e con un Fondo statale di 350 milioni di euro in 3 anni; autonomia e semplificazione per il governo della scuola.

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