Ritorno a scuola: domani il Piano Scuola in Conferenza Stato-Regioni. E i presidi chiedono Green Pass anche per studenti

Il Piano Scuola in vista del rientro in presenza a settembre sarà presentato dal Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, il prossimo 29 luglio alla Conferenza Stato-Regioni. Al momento i dirigenti scolastici dell’ANP (Associazione Nazionale Presidi) chiedono Green Pass non solo per il personale scolastico, ma anche per gli studenti in modo da poter riaprire in sicurezza la scuola a settembre. E poi di prevedere alternative per i non vaccinati. “Se la campagna dei vaccini non va, si torni alla Dad. Il parere del Cts del 12 luglio non è sufficientemente preciso e deve essere tradotto in concrete indicazioni per le scuole”, dicono i presidi. 

I contenuti del Piano Scuola annunciato dal Ministro Bianchi all’incontro con i sindacati dello scorso 27 luglio, non sono stati rivelati, ma pare probabile una presenza in classe tutti con i dispositivi di protezione (mascherine chirurgiche, non FFP2), specie nelle cosiddette “classi pollaio”, numerose soprattutto nella secondaria superiore. Ieri mattina all’Istruzione in un’altra riunione un rappresentante del commissario Figliuolo ha annunciato che nelle classi con uno studente sordo saranno consegnate mascherine trasparenti per tutti i ragazzi, i docenti e il personale a contatto con il non udente.

Intanto è tensione nella maggioranza. Il governatore della Liguria, Giovanni Toti, chiede l’obbligo di vaccino per il personale scolastico, mentre Giuseppe Conte dichiara che il M5s farà tutto per la scuola in presenza. “Occorre anche che tutto il corpo docente che ancora non si è vaccinato, lo faccia entro l’inizio dell’anno scolastico per ridurre al minimo il rischio di contagi e scongiurare l’ennesima chiusura degli istituti. Se non sarà garantita la soglia di sicurezza di personale immunizzato, è bene valutare l’ipotesi di introdurre l’obbligo vaccinale per questa categoria“. Scrive sui social Toti. “Basta Dad o distinzioni tra classi elementari, medie e superiori: non possiamo più permetterci – conclude – di negare anche a un solo ragazzo il suo diritto allo studio in presenza”.

Il Green pass per accedere agli istituti scolastici? Non scherziamo”, è invece il commento del segretario della Lega, Matteo Salvini. “Piuttosto – continua – dobbiamo continuare a vaccinare gli anziani e le persone fragili. Il vaccino salva la vita e questo è fuori discussione, ma dico no nell’obbligare i bimbi di 12-13 anni alla vaccinazione”.

In questa fase l’obbligo vaccinale per i docenti non appare prioritario. Ce lo dicono i numeri: oltre l’80% del personale scolastico risulta essere stato vaccinato” ha detto la sottosegretaria all’Istruzione, Barbara Floridia che non esclude del tutto l’ipotesi dell’obbligo, ma sottolinea che se ne dovrà prima parlare anche con gli esperti: “Attendiamo il parere degli esperti e se le condizioni richiedessero di procedere con l’obbligo, valuteremo questa ipotesi con molta attenzione. Quello che è importante sottolineare in questo momento è che non si può subordinare la riapertura delle scuole all’obbligo vaccinale“, spiega la sottosegretaria.

E mentre si discute dell’obbligo vaccinale per il personale scolastico, le Regioni chiedono di accelerare con i lavori in vista del ritorno in presenza di settembre prossimo. I nodi da sciogliere sono infatti ancora tanti, primo su tutti quello dei trasporti: “Per riprendere la scuola in presenza per tutti, senza più dover ricorrere alla Dad, la percentuale di riempimento dei mezzi pubblici dovrà salire all’80%”, ha annunciato il presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga. “Basta Dad – ha aggiunto -, ma bisogna partire dai dati reali”. Il governatore del Friuli ha lanciato una proposta: “Esistono sistemi per abbassare la soglia di rischio, noi proprio in questi giorni stiamo varando un piano che prevede di installare impianti di aerazione sui mezzi come quelli che ci sono oggi sui treni”.

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