La questione non pienamente risolta dei recuperi degli scatti per il personale scolastico e, in particolare, di quelli del personale Ata, potrebbe avere conseguenze imprevedibilmente negative sulle procedure di iscrizione on line. Perché?

La circolare, a proposito della compilazione dei moduli di iscrizione on line, prevede, come si sa, che “Le istituzioni scolastiche destinatarie delle domande offriranno un servizio di supporto per le famiglie prive di strumentazione informatica. In subordine, qualora necessario, anche le scuole di provenienza offriranno il medesimo servizio di supporto. Come l’anno scorso, toccherà, dunque al personale Ata degli uffici di segreteria aiutare i genitori nella compilazione on line del modulo di iscrizione.

Non si dice potranno offrire (facoltà), bensì offriranno (obbligo).

Se il 25% delle famiglie italiane non possiede un computer, e se un altro 25% si stima che non utilizzi internet o, comunque, abbia bisogno di aiuto per navigare sul web e impiegare una procedura on line, potrebbero essere almeno di mezzo milione i genitori da assistere.

In ambienti sindacali si ipotizza, sottovoce, che, in assenza di una soluzione rassicurante per la garanzia degli scatti e degli arretrati, potrebbe essere attivata un’azione sindacale di boicottaggio del sostegno all’iscrizione on line.

L’anno scorso alcune amministrazioni locali avevano messo a disposizione delle famiglie centri di servizio con esperti informatici. Se, mancando una risposta alle rivendicazioni salariali, si verificasse il boicottaggio da parte del personale delle segreterie, l’aiutino degli enti locali potrebbe non bastare.

Per evitare rischi, forse è opportuno che gruppi di genitori o loro associazioni si organizzino in mutuo soccorso per le iscrizioni on line, oppure (e meglio) che si trovi una positiva soluzione al problema stipendiale.