di Orazio Branciforti
Utilizzare le proprietà delle potenze per semplificare i calcoli è un obiettivo di apprendimento previsto dalle Indicazioni nazionali. Il vantaggio di tali procedure matematiche nell’esecuzione di moltiplicazioni e divisioni di potenze del 2 era ben noto al matematico francese Nicolas Chuquet (1445-1488). Nel suo trattato Triparty en la science des nombres sviluppò regole e procedimenti, costruì tabelle per il calcolo “pronte all’uso”.
Uno sguardo al passato quindi, ma non fine a se stesso. L’alunno, infatti, utilizza le potenze ed applica le relative proprietà, costruisce e risolve problemi concreti e attuali.Anche la scelta della numerazione binaria nello sviluppo delle attività laboratoriali non si esaurisce alle potenze a base 2: la notazione posizionale e tutte le altre proprietà, infatti, si ritrovano anche nella numerazione decimale comunemente in uso.
L’alunno acquisisce così maggiore consapevolezza della nostra numerazione, inizia a scoprire la possibilità di esprimere in notazione esponenziale numeri molto grandi o molto piccoli, si rende conto che qualsiasi numero può essere assunto come base per costruire una nuova numerazione.
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