La Cisl Scuola del Lazio informa che si è volto oggi, presso l’ITIS Galilei di Roma, un convegno con la partecipazione, assieme all’onorevole Gabriella Carlucci, dell’onorevole Valentina Aprea, presidente della Commissione Cultura della Camera dei deputati.

Nell’elencare ed esaminare i tanti problemi che affliggono la scuola italiana, la Aprea ha fatto riferimento, tra l’altro, alla distanza generazionale tra gli alunni da un lato, abituati alle modalità comunicative dell’era digitale, all’uso di social network come Facebook e Twitter, e i docenti, dall’altro, ai quali la parlamentare del Pdl è disposta a riconoscere forse una certa conoscenza della materia insegnata (lo fanno da tanti anni…) ma non già le competenze digitali che consentirebbero loro di insegnare le discipline in modo più vicino alla sensibilità giovanile.

Il segretario Generale della CISL Scuola Lazio, Vincenzo Alessandro, esprime perplessità di fronte a queste affermazioni, ironizzando sul fatto che “l‘onorevole Aprea probabilmente non sa quante risorse finanziarie dello Stato e degli stessi docenti sono state investite per l’alfabetizzazione informatica degli operatori scolastici. Eppure, basterebbe un giro in internet per verificare quanti siti che si occupano di scuola sono stati creati da maestri, professori, associazioni professionali, organizzazioni sindacali, a riprova del fatto che quello che manca ai docenti non è tanto la conoscenza dell’informatica, quanto la disponibilità di mezzi idonei nelle strutture scolastiche, alle prese persino con la mancanza di carta igienica“.

“La distanza culturale tra docenti e discenti – conclude Alessandro – è un logoro luogo comune, uno dei tanti con i quali si giustifica la politica dei tagli fin qui attuata. Sfugge, ai predicatori di questa e consimili giaculatorie, l’evidente contraddizione sul piano logico: per far funzionare meglio la Scuola italiana servono investimenti e riforme, ossia il contrario dei tagli. I quali, tra l’altro, hanno eliminato i posti dei più giovani“.