Tuttoscuola: Scuola digitale

PNSD/2: Formazione e animatori per una didattica digitale

Dalla banda larga alla formazione dei docenti questi i punti salienti del progetto di digitalizzazione della scuola, un tema sul quale Tuttoscuola si è impegnata da tempo. “Sono convinto – sottolinea Elio Catania, Presidente di Confindustria digitale – che il Piano Nazionale Scuola Digiltale è davvero un bel giorno per la scuola… La formazione digitale di insegnanti e studenti è la tessera di un importante trasformazione della nostra economia”.  “La velocità del cambiamento e di spessore delle questioni in campo – aggiunge  a Tuttoscuola Luisa Franzese, direttore generale dell’ufficio scolastico della Campania, a margine della  cerimonia di apertura della XIII edizione della “Smart Education & Technology Days – Tre Giorni per la Scuola”, presso la Città della Scienza di Napoli – “chiedono al personale della scuola ed in particolare ai docenti di fare ogni sforzo possibile perché il tutto possa essere ricomposto in una didattica moderna in grado di tenere il passo con l’innovazione tecnologica”.

Il piano è organizzato  in 4 passaggi fondamentali: (I) strumenti, (II) competenze, contenuti, (III) formazione, (IV) accompagnamento. Per ognuno vengono identificati obiettivi “critici”, ma raggiungibili, collegati ad azioni specifiche in grado di consentire un miglioramento complessivo di tutto il sistema scolastico.

Il Piano mette in campo 35 azioni definite con scadenze puntuali. In primo luogo intende assicurare la connessione veloce in tutte le scuole entro il 2020. Le tecnologie diventano abilitanti, quotidiane, ordinarie, al servizio dell’attività scolastica, con ricadute estese al territorio. Prioritaria la formazione del personale della scuola che deve essere messo nella condizione di vivere e non subire l’innovazione. Una formazione dei docenti centrata sull’innovazione didattica, tenendo conto delle tecnologie digitali come sostegno per la realizzazione dei nuovi paradigmi educativi . La formazione come accompagnamento e aggiornamento come progetto formativo in netta controtendenza rispetto alla linea del  modello blended  seguita dall’INDIRE e dal Miur in questi anni.

Il piano prevede un investimento fino a 10 milioni di euro all’anno: un finanziamento strutturale che grazie a 300 snodi formativi permetterà di dare definitiva capillarità alle politiche formative. Gli USR animeranno e monitoreranno le attività condotte dagli snodi e dalle singole scuole. Un Comitato Tecnico Scientifico Regionale sarà lo strumento operativo per coordinare le azioni e potrà coinvolgere risorse umane dedicate ed esperti del territorio. Ogni scuola avrà un animatore digitale per la formazione interna alla scuola, sulla base dei bisogni comuni e dello stimolo alla partecipazione attiva nelle attività formative.

http://www.istruzione.it/scuola_digitale/landing/allegati/pnsd-layout-28.10-WEB.pdf

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