Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Pigrizia: come farla vincere ai tuoi alunni

di Laura Naborri

Il lavoro proposto ha come obiettivo il miglioramento della capacità di resistenza. Questa assume una notevole importanza in quanto diventa uno degli aspetti che caratterizzano gli sport e i giochi in generale: chi la possiede affronta meglio il carico di lavoro richiesto nelle attività fisiche.

Purtroppo, nella vita di tutti i giorni, i ragazzi non sono abituati a muoversi molto. Per spostarsi da un luogo ad un altro usano spesso i mezzi di trasporto, oppure stanno comodamente seduti nell’automobile dei genitori. Sarebbe opportuno che la scuola li aiutasse ad acquisire una nuova mentalità in cui il piacere di muoversi diventi un aspetto di primaria importanza.

L’insegnante di Educazione fisica ha di solito a che fare con alunni che non amano muoversi e faticare, mentre la resistenza comporta inevitabilmente qualche sforzo e sacrificio. È necessario quindi far comprendere innanzitutto l’importanza di tale capacità e i motivi per cui la si deve allenare: il pensiero di poter migliorare anche la prestazione nei vari sport, grazie ad una buona resistenza, potrebbe infondere negli alunni maggior volontà di sacrificio. Non bisogna sottovalutare, inoltre,  le modalità di lavoro proposte: organizzare giochi in cui si esercita la resistenza potrebbe essere una buona risorsa in quanto gli alunni non penseranno prioritariamente al loro allenamento ma all’obiettivo del gioco, ragion per cui il lavoro risulterà più leggero in quanto saranno “distratti” dal gioco in sé.

É bene ricordare infine che fino ai 15 anni di età degli studenti i metodi di allenamento specifici più opportuni sono quello di durata a ritmo uniforme e il Fartlek.

Clicca qui per visionare l’unità di apprendimento integrale

 

Forgot Password