Tuttoscuola: Scuola digitale

Nuovo provvedimento sulla scuola in chiaroscuro?

Se corrispondono al vero le ricette da più parti trapelate sui provvedimenti legislativi in preparazione a Viale Trastevere, non tutti i segnali sono confortanti.

Se da un lato sarebbero salutati con favore dalla scuola militante provvedimenti come l’istituzione dell’organico funzionale fra reti di scuole, la stabilizzazione di un nuovo contingente di personale docente, l’incremento dei posti in organico per il sostegno, alcuni interventi annunciati suscitano qualche dubbio e molte perplessità.

La previsione di un divieto al versamento di contributi da parte delle famiglie è uno di questi. Tuttoscuola ha più volte cercato di promuovere una riflessione sull’utilità ad esempio di finalizzare la contribuzione volontaria delle famiglie alla crescita tecnologica delle scuole; potrebbe essere il punto di svolta, come dimostrano esperienze virtuose già in corso nel Paese, per far transitare il maggior numero possibile di Istituti verso il modello 2.0, rinnovando dotazioni fatiscenti senza ricorrere a piani straordinari di finanziamento da parte del Governo e delle Regioni, piani che, al momento per la crisi economico-finanziaria non sono  immaginabili.

Il ministro Carrozza promette di incrementare i fondi per il funzionamento. Ammesso pure che questi siano portati ad una quota di 25€ per alunno, come alcune fonti hanno ipotizzato, in un Istituto con 1200 studenti la quota annuale per il funzionamento ammonterebbe a 30.000 Euro. Una somma non sufficiente neppure per coprire gli attuali costi reali del funzionamento. Come potrebbero dunque le scuole potenziare la loro dotazione tecnologica con tali cifre in caso di divieto di contribuzione da parte delle famiglie? Ci sembra davvero un salto nel buio oltre che un’assurdità che ci riporterebbe indietro di decenni. Non resterebbe alle scuole che la via di trasformarsi in fondazioni, con tutte le difficoltà immaginabili.

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