Al Convegno promosso dalla rivista CORCOM e Telecom, “La scuola digitale: le nuove vie della didattica”, tenutosi a Roma lo scorso 2 ottobre, sono state anticipate alcune linee del nuovo Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) che dovrebbe essere reso noto entro la seconda decade di ottobre. Come in più occasioni hanno ribadito il ministro dell’istruzione Giannini e il presidente del consiglio Renzi, l’obiettivo è garantire a  tutte le istituzioni scolastiche il collegamento di banda larga in modo di raggiungere la popolazione scolastica senza lasciare indietro nessuno, dando stabilità ai finanziamenti con 30 milioni di euro annui. Per  il 2015/2016 sono disponibili ben 90 milioni. 

La strategia si concretizza in interventi articolati su tre fronti: quello dell’organizzazione e della formazione del personale, quello infrastrutturale e dell’edilizia, quello della dotazione tecnologica (wifi, software, video proiettori, etc.), assicurando l’interoperabilità dei sistemi in considerazione del ruolo peculiare del MIUR in rapporto all’OPEN DATA e del prossimo avvio dell’identità digitale di ogni cittadino. Il MIUR in questa operazione assume un ruolo decisivo in quanto si rapporta con un’amplissima parte di popolazione: dagli iscritti alla scuola dell’infanzia a quelli di livello universitario. Inoltre gestisce la piattaforma Scuola in chiaro, quella del Sistema Nazionale di Valutazione, raccoglie ed elabora i dati degli insegnanti di ogni grado d’istruzione, dei dirigenti scolastici e di tutto il personale amministrativo centrale e periferico, di tutti i partecipanti alle procedure concorsuali.

“L’impostazione di un efficace ed efficiente sistema di governo dell’innovazione digitale – dichiara a Tuttoscuola Mario Levratto, Strategic Planning External Relations Director di Samsung Electronics Italia – contribuisce alla riduzione dei rischi cui il progetto è esposto… L’agenda digitale chiama ad una piena collaborazione operativa Miur e imprese sul modello di Smart Future, lanciato da Samsung in 54 scuole nel quadro del progetto “Protocolli in rete ”.