Tuttoscuola: Scuola digitale

Nuove frontiere dell’apprendimento: il Mobile Learning

Un interessante numero semimonografico di TD (Tecnologie Didattiche), il quadrimestrale dell’Istituto Tecnologie Didattiche del CNR di Genova, diretto da Vittorio Midoro, pubblica nel fascicolo n. 44 un dossier sul “Mobile Learning” (M-Learning), una pratica didattica assai poco diffusa in Italia (salvo che in alcune sperimentazioni d’avanguardia), fondata sull’utilizzazione del telefono cellulare, nella versione smartphone, a sostegno dei processi di insegnamento e apprendimento.

Il dossier contiene la traduzione italiana di due saggi nei quali alcuni ricercatori dell’European Mobile Learning Special Interest Group passano in rassegna i più recenti sviluppi degli studi e delle esperienze realizzate in materia, soprattutto in Gran Bretagna e nel Nord Europa, e due articoli nei quali un gruppo di ricerca della sezione di Palermo dell’ITD dà conto della progettazione e dell’esito di una esperienza di M-Learning realizzata nell’ambito del P.O.R. Sicilia 2000-2006, cofinanziata dall’UE attraverso il FESR.

Il quadro della situazione presentato nel dossier di TD mette in evidenza lo stridente contrasto tra la vivacità della ricerca teorica e l’indubbio dinamismo innovativo di queste esperienze di apprendimento cooperativo e di costruzione sociale della conoscenza che si manifestano in Europa (ma altrettanto si dovrebbe dire per gli USA, il Giappone e altri Paesi) e la netta chiusura che si registra in Italia: basti ricordare le recenti polemiche sull’uso dei telefoni cellulari in classe. Eppure non c’è dubbio (il dossier presenta numerose esperienze di successo) che l’utilizzazione a fini didattici di internet e degli smartphone di ultima generazione, che navigano in internet, faciliterebbe grandemente i processi di apprendimento per i giovani di oggi. Compresi gli italiani, che di tali strumenti sono grandi utilizzatori.

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