C’è attesa di conoscere il dispositivo della sentenza n. 3674 del Tar del Lazio che ha annullato il provvedimento con il quale il Miur ha aggiudicato al gruppo di società guidato dall’Ibm l’appalto per la realizzazione della gestione del sistema informativo dell’istruzione.

Si tratta di un servizio del valore di 339.789.715 euro (oltre 658 miliardi di vecchie lire), per il quale il ministero aveva indetto una gara di appalto, dopo che il servizio era stato condotto negli ultimi sei anni dall’Eds.
Proprio l’Eds, collocata al secondo posto nella graduatoria di merito, ha impugnato il provvedimento di aggiudicazione all’Ibm con ricorso giurisdizionale al Tar, esprimendo varie “censure in parte relative alle condizioni essenziali per partecipare alla gara (certificazione, oggetto sociale, rappresentanza e requisiti dei rappresentanti, compatibilità dell’offerta) e in parte che contestano la regolarità della gara, delle valutazioni e del progetto aggiudicatario”.

Il Tar, prima ha proceduto ad una integrazione della istruttoria ordinando l’acquisizione di documentazione relativa alla gara e poi il 6 ottobre con decisione di merito ha annullato il provvedimento di aggiudicazione.
Nel frattempo l’Eds aveva cessato al 30 settembre il servizio e dal 1° ottobre era subentrato il nuovo gestore guidato da Ibm.
Il ministero dell’istruzione e l’intera rete nazionale del sistema scolastico rischiano ora di rimanere impantanati nel contenzioso aperto.
Se vi è stato errore nella procedura finale, l’Eds dovrebbe subentrare immediatamente, ma se invece è annullata l’intera procedura di valutazione della commissione giudicatrice, bisognerebbe ritornare da capo e riaprire forse la gara d’asta. Tempo minimo per definire la vicenda almeno un anno. Se non ci saranno altre (possibili) code giudiziarie.

E’ strano che nessuno si sia interrogato sulle conseguenze di un annullamento dell’atto di aggiudicazione e abbia pensato, conoscendo la data della discussione di procrastinare di una settimana il passaggio delle consegne tra l’Eds e l’Ibm. E ora chi ha titolo alla proroga del contratto per il tempo strettamente necessario?
Una brutta tegola per il ministero in un fase di complessi processi di cambiamento per il sistema scolastico. Senza l’adeguato supporto di un sistema informativo il re… è nudo.