Tuttoscuola: Scuola digitale

Maturità 2010. Sulla matematica un sondaggio di Tuttoscuola

Anche in occasione della maturità 2010 si è discusso dei modi didatticamente più efficaci per insegnare, e soprattutto per apprendere la matematica.

Sono utili gli ausili didattici attualmente in uso, con particolare riguardo agli strumenti che la tecnologia mette a disposizione, come computer, lavagne interattive, calcolatrici? E se ne può ammettere l’uso in occasione di prove d’esame come la nostra maturità, come avviene in altri Paesi in Europa e nel mondo?

La questione è dibattuta da anni, e vede contrapporsi i fautori delle nuove tecnologie ai tradizionalisti, contrari in linea di principio agli ausili, che a loro avviso ridurrebbero la capacità di apprendimento critico e autonomo da parte degli studenti. A questa obiezione i “tecnologici” rispondono che la rivoluzione informatica sta cambiando in profondità i modi di apprendere, non più basati sul primato del ragionamento sequenziale e della scrittura, ma su quello di un approccio alla conoscenza e alla competenza di tipo reticolare e multimediale, che privilegia la velocità d’esecuzione e il pragmatismo rispetto ai tempi lunghi richiesti dai rigorosi algoritmi della logica tradizionale e dal classico modo di apprendere la matematica.

Ma che cosa ne pensano gli insegnanti di oggi, alle prese con alunni spesso ipertecnologici? Tuttoscuola lo chiede ai suoi lettori, con riferimento (ovviamente non esclusivo) a quelli di matematica, avviando sul suo sito un sondaggio intitolato Sempre la solita matematica? Rispondere è semplicissimo. A partire dai risultati del sondaggio, sarà stimolato un dibattito sull’argomento.

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