Tuttoscuola: Scuola digitale

L’Italia e la tecnologia? Fiducia a priori…

Grandi aspettative ma scarsa conoscenza: è questo, in sintesi, il rapporto che lega italiani e digitale, secondo quanto emerge dall’ultimo sondaggio condotto dall’Ispo sulla materia.

L’indagine ha riguardato un campione rappresentativo di 800 persone e 100 cosiddetti ‘opinion maker’ (giornalisti, analisti finanziari, accademici, presidenti di associazioni di categoria, imprenditori, politici).

C’è da dire che il tema dell’agenda digitale, vale a dire la serie di obiettivi fissati dalla Ue per la digitalizzazione, è per ora appannaggio di una minoranza informata: soltanto il 66% degli ‘opinion maker’ sa bene di cosa si tratta mentre il 63% della popolazione non ne ha mai neppure sentito parlare.

Eppure l’83% degli opinion maker ritiene che la questione digitale sia di primaria importanza per la modernizzazione del Paese e più della metà dei cittadini (il 52%) è certa che essa cambierà in meglio la loro vita: una percentuale che cresce quando si parla in concreto dei vari settori che potranno migliorare, come ad esempio la scuola (per il 65% degli intervistati), la pubblica amministrazione (61%), la comunicazione (67%), la sanità (60%).

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