Tuttoscuola: Non solo statale

L’ispezione a chi spetta?

Appena le agenzie di stampa hanno battuto la notizia delle maestre accusate di violenza su alcuni bambini, prima ancora di capire se il luogo del misfatto era un asilo nido o una scuola dell’infanzia, un comunicato ministeriale informava che il neo-ministro Carrozza aveva disposto un’immediata ispezione nella scuola interessata: una tempestività segno di attenzione e di efficienza che ha sorpreso un po’ tutti.

Il comunicato del ministro dell’istruzione Carrozza ha fatto intendere a molti che la scuola fosse statale. Errore: la scuola dell’infanzia interessata è comunale, gestita dal Comune di Roma.

A parte il diritto di accertare il possesso dei requisiti richiesti per acquisire o confermare la parità, non risulta che l’Amministrazione scolastica abbia competenza diretta nell’organizzazione e nella gestione delle attività didattiche. Nessuno dei 17 commi dell’articolo unico della legge 62/2000 ne fa cenno.

Il controllo sul personale della scuola – come l’intera gestione del rapporto di lavoro – compete piuttosto al gestore della scuola. In questo caso la responsabilità diretta è del Comune di Roma, in quanto la scuola è comunale come comunali sono le dipendenti che l’autorità giudiziaria ha messo agli arresti domiciliari.

Spetterebbe quindi al Comune di Roma avviare un’indagine amministrativa sulla vicenda, ma, a quanto sembra, il sindaco Alemanno si è limitato a dichiarare che il Comune di Roma si riserva di costituirsi parte civile.

Se l’ispezione non sarà archiviata, potrebbe costituire una novità nei rapporti del Miur con il mondo delle scuole paritarie.

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