
La legge 133/2008, la superfinanziaria di Tremonti, prevedeva tra l’altro che dall’anno 2011/2012 in tutte le scuole italiane non sarebbero stati più adottati libri di testo in formato esclusivamente cartaceo, ma solo testi in formato misto o totalmente digitale, scaricabili da internet.
Questa disposizione era stata poi rinviata al 2012-2013, e ora la nuova circolare sulle adozioni dei libri di testo, la n. 18 del 9 febbraio 2012, la rende operativa stabilendo che per il prossimo anno scolastico “i libri di testo in adozione … devono essere sostituiti da testi in forma mista o scaricabili da internet, nel caso in cui siano in forma interamente cartacea”. I collegi dei docenti potranno anche confermare i libri di testo adottati negli scorsi anni ma alla condizione tassativa che dal 2012-2013 essi abbiano anche una versione in formato misto o totalmente digitale. Altrimenti potranno, anzi dovranno essere sostituiti da testi che abbiano le nuove caratteristiche.
L’era gutenberghiana sembra dunque sul punto di tramontare, anche se la transizione non sarà breve. Ma neanche troppo lunga, considerato che gli studenti nati nel XXI secolo sono quasi tutti ‘nativi digitali’, e che i processi di digitalizzazione si sviluppano a velocità crescente.
Per questo appare una limitazione il comma 3.1 della citata circolare, che dispone che “I libri di testo in forma mista (o interamente scaricabili da internet), in adozione nel corrente anno 2011/2012, devono essere mantenuti fino al termine del vincolo pluriennale”: una caratteristica fondamentale dei testi digitali è che potrebbero essere facilmente e rapidamente aggiornati. Ma va intesa come una norma di transizione.
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