
Nella videochat di questo pomeriggio al Tg1 il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini ha alternato commenti alla politica generale con le domande degli studenti e dei genitori sulla maturità e le riforme.
Il protagonista dell’evento è stato il fatto tecnico, che ha dato l’impressione di un dialogo reale tra la politica e i partecipanti, sia pur filtrato dai giornalisti. Non c’è dubbio che occasioni di dialogo tra il “paese legale” e il “paese reale” prolifereranno in futuro, anche con il progredire della tecnologia.
Sul piano dei contenuti, il ministro si è tenuta distante dalla disputa, tutta interna alla maggioranza, tra l’anima leghista legata al federalismo e alla Padania, e quella finiana, legata a un profilo di maggior rispetto dello Stato unitario e dei ruoli istituzionali, posizioni che secondo la Gelmini trovano sintesi nella leadership d Silvio Berlusconi.
Per quello che riguarda le domande inerenti alla scuola, il ministro ha ricordato che i temi dell’esame di Stato vengono scelti da lei diversi mesi prima della maturità. Che la traccia sugli Ufo in realtà era incentrata sulle altre forme di vita ed è stata interpretata dai giornali come una traccia sugli Ufo.
Sulla maturità più in generale, la Gelmini ha annunciato che dall’anno prossimo le tracce della maturità potrebbero arrivare nelle scuole per via telematica alle scuole almeno in via sperimentale, e ha spiegato che la terza prova dell’esame di Stato cambierà volto, e sarà gestita dall’Invalsi in modo da essere anche comparabile con i più diffusi test internazionali.
Il ministro infine ha escluso che il prossimo anno scolastico possa cominciare il primo ottobre, e ha promesso una riforma organica dell’università, capace di premiare gli atenei virtuosi e i ricercatori più bravi.
In ogni caso, la moderazione nella videochat si è fatta sentire, le domande non sono mai state graffianti (nessun accenno alla severità della manovra e ai tagli), complice anche – a detta dei giornalisti – un enorme numero di contatti in contemporanea che ha intasato le linee. Pertanto a rimanere è l’impressione di un esperimento interessante, da ripetere con periodicità crescente.
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