Tuttoscuola: Scuola digitale

La scuola nel cloud cambia le infrastrutture e gli spazi di apprendimento/2

Una vera rivoluzione digitale, sottolinea la Prof.ssa Dianora Bardi, vice presidente di Impara Digitale, “va vista non solo dal punto di vista della didattica per competenze, ma anche dal punto di vista delle infrastrutture, delle reti degli ambienti fisici che risultano inadeguati. Per una vera scuola nel cloud servirà tutto questo”.

Questa visione dello sviluppo digitale che riteniamo corretta ha portato alla predisposizione del documento d’indirizzo sugli edifici scolastici che definisce una serie di regole proprio per cogliere i possibili vantaggi dell’innovazione tecnologica.

La bozza definitiva delle nuove Linee guida per la costruzione di nuovi edifici e spazi didattici coerenti con le innovazioni determinate dalle tecnologie digitali e dalle evoluzioni della didattica fornisce indicazioni su “spazi modulari, varietà di configurazioni per favorire un’agile composizione e scomposizione dell’ambiente di apprendimento”.

Le indicazioni saranno operative solo dopo la formalizzazione del decreto interministeriale (Miur, Ministeri Infrastrutture e Ambiente) che speriamo possa concretizzarsi nel più breve tempo possibile per fornire un quadro di riferimento certo alle amministrazioni regionali e comunali chiamate a pianificare, definire ed avviare con urgenza i propri progetti di sviluppo, inquadrandoli nel contesto nazionale e comunitario e ricercando le fonti più opportune di finanziamento.

Anche questi temi vanno nella direzione di alcune delle 6 proposte di Tuttoscuola “per rilanciare la scuola e contribuire alla crescita del Paese” concernenti l’ottimizzazione dell’uso degli edifici scolastici per servizi complementari all’attività didattica e la digitalizzazione della scuola. 

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