
I continui avanzamenti della tecnologia, la diffusione sempre più capillare di Internet, smartphones, tablet, ebooks e i vari social media stanno cambiando la scuola soprattutto per gli studenti. E non si può far finta di niente.
Il tema del digitale nel futuro della scuola è stato approfondito il 10 Ottobre al PalaLottomatica di Roma nella conferenza iSchool, alla quale hanno partecipato oltre 5000 studenti provenienti da tutta Italia.
Introdotti da vari studenti e personalità del panorama scolastico e letterario italiano, tra i quali Alessandro Baricco, si sono toccati temi pratici e attuali: dalla possibilità di introdurre tablets ed ebooks nelle scuole a come la rete e internet possono aiutare a sconfiggere il crimine organizzato partendo da campagne di sensibilizzazione.
Gli interventi hanno portato alla luce le grandi potenzialità dei giovani italiani, la loro incredibile voglia di cambiare, di stare al passo con i tempi, la voglia collettiva di portare avanti anche con la forza una scuola che rischia di dimostrarsi obsoleta.
A partire da Federico Morello, 17 anni, il più giovane ma anche il più spigliato degli studenti, talmente focalizzato sulla diffusione della banda larga su tutto il territorio italiano e quindi sull’abolizione del digital divide, che a giugno 2012 è stato nominato Alfiere della Repubblica per la diffusione della banda larga. Per passare poi a Nicola Greco, programmatore di 19 anni che per vedere il suo talento sfruttato al massimo è partito per Londra a studiare o a Marco Rossi, fondatore e creatore di Oilproject, una delle più grandi realtà italiane per l’insegnamento gratuito tramite video postati da altri studenti.
La volontà comune di fare qualcosa di concreto per la scuola italiana si è materializzata infine nell’Hack4School, una nottata di lavoro comune per oltre 150 studenti liceali di tutta Italia, che hanno sviluppato nuove piattaforme e applicazioni per migliorare concretamente la scuola.
iSchool ha dato a questi studenti la speranza che c’è qualcuno che si sta preoccupando per il loro futuro e che ci sono giovani come loro che, grazie a una combinazione di talento, impegno e voglia di fare, hanno avviato un primo processo di cambiamento.
“Se vuoi stare fermo va bene, ma lascia spazio a quelli che vogliono muoversi, quelli che hanno capito che stando fermi si muore”. Queste le parole di Nicola Greco che devono fare da monito e insieme da stimolo a tutti: insegnanti e studenti, ma anche politici e imprenditori. La scuola digitale è veramente dietro l’angolo.
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