
Non si devono solo criticare i videogiochi perché “possono essere utili per la didattica“. Lo ha detto il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini, intervenendo a Roma a un convengo sui videogames organizzato dalla Aesvi, associazione editori software videoludico italiana.
“Oggi – ha spiegato il ministro – lo spazio di apprendimento si è dilatato: ci sono luoghi e compagni reali e luoghi e compagni virtuali. Anche se non bisogna incentivare l’uso smodato dei video giochi, non lo si può nemmeno stigmatizzare. Dobbiamo cogliere le opportunità in positivo che vengono dai videogiochi che potrebbero essere utili, ad esempio, anche per preparare i nostri studenti ai test con cui misuriamo i loro apprendimenti. La scuola – ha chiuso il ministro – deve coniugare tradizione e innovazione. È giusto che anche lei diventi più moderna“.
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