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Internet: quando i compiti te li fa Yahoo!

La motivazione è la richiesta di aiuto a fare i compiti. Il premio è l’assegnazione di un punteggio a favore di chi risolve i compiti dell’altro nel tempo più breve e nel miglior modo possibile. Gli utenti sono giovanissimi, con la loro sintassi stenografica. Per cui può capitare di leggere questa richiesta reale:

Ciao qualcunoDIvoi traduce qst versione?Dv studiare x la verifica d domani d geo,fare ancora 1tema d storia e perkè nn ho il dizionario.10 punti!PLEASE (segue testo in latino, di seguito correttamente tradotto)

Ecco così descritto il circuito di “Yahoo! Answers“, servizio creato per rispondere in modalità peer-to-peer alle domande degli utenti, ma che dà origine a un meccanismo che consente agli studenti svogliati, o dotati di scarsa preparazione, o che hanno cose più urgenti da fare, di farsi fare i compiti da qualcun altro.

Occorre chiarire che sono proprio alcuni tra gli stessi utenti di Yahoo! Answers che si lamentano di questo uso distorto del servizio, nato per soddisfare curiosità o per risolvere velocemente e in forma associata piccoli problemi quotidiani, tuttavia alcune sezioni del servizio (adolescenza, lingue, scuola ed educazione, matematica e scienze) sono dominate da ragazzi che si fanno fare i compiti in Rete.

Fenomeni come questi, che difficilmente possono essere qualificati come evitabili, sono probabilmente il segnale del tramonto di una cultura di tipo logico e sequenziale, di cui è depositario l’individuo, a favore di una cultura “associativa”, fortemente pragmatica, posseduta dalla collettività. La soluzione di un problema (umanistico o scientifico) è sempre meno il risultato dello sforzo di un singolo o di un gruppo di lavoro verso un certo risultato, e sempre più la risposta più rapida da parte dei membri di una comunità, in approssimazione continua verso la risposta più condivisa.

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