Tuttoscuola: Scuola digitale

Internet ostacola l’apprendimento?

L’influenza, positiva o negativa ma comunque rilevante, che le nuove tecnologie della comunicazione esercitano sulle modalità e sulla qualità dell’apprendimento scolastico, è oggetto di dibattito. Secondo Ruggero Da Ros, autore del testo qui di seguito riportato, che fa riferimento a una indagine empirica realizzata tra gli studenti di un liceo, tale influenza è negativa. Ma l’argomento, com’è noto, è controverso.

*Relazione tra uso del cellulare e media scolastica*

di Ruggero Da Ros

In tutte le scuola è iniziato da tempo il secondo quadrimestre e molti
studenti stanno affinando le strategie per migliorare la media dei voti
del primo periodo, cercando di finire in bellezza l’anno scolastico.
Ecco una semplice formula che può aiutarli e che fornisce risultati
sicuri perché deriva da dati sperimentali:

/“Se uno studente riduce di un terzo il tempo dedicato al cellulare e a
internet, aumenta di un voto la sua media scolastica.” /

Questo è quanto emerge da un’indagine fatta alla fine dell’anno
scolastico su un intero corso di liceo con circa 300 ragazzi. Le
conclusioni sono sorprendenti: *in media gli studenti passano 5 ore al
giorno con il cellulare o davanti ad un video, con grandi differenze a
seconda del rendimento scolastico*. Escludendo i 104 minuti dedicati
alla televisione, che sembra non incidano sul profitto, chi ha sei di
media dedica 5 ore al giorno al cellulare e al computer, contro le sole
2 ore di chi ha la media dell’otto. Sono tre ore che fanno la differenza.

Se guardiamo solo gli sms, *quelli con la media del sei spediscono
mediamente 100 sms al giorno, contro i soli 25 di quelli che hanno la
media dell’otto*. Gli studenti più giovani, e più deboli, sono anche
quelli che passano più tempo con la tecnologia: 6 ore nelle classi
prime contro 4 nelle quinte. Diversi alunni dei primi anni spediscono
più di 200 sms al giorno! Questo tempo sempre crescente dedicato alla
tecnologia, e tolto allo studio, potrebbe essere la spiegazione della
continua riduzione dei programmi a cui sono costretti i docenti con il
passare degli anni e le conoscenze sempre minori di chi accede
all’università.

L’indagine è stata svolta chiedendo ai ragazzi di indicare in modo
anonimo il tempo dedicato alle varie tecnologie, la media scolastica del
primo quadrimestre e quella presunta del secondo. Per semplificare i
calcoli sono stati convertiti gli sms in minuti, supponendo che per
leggere un messaggio ricevuto, pensare e scriverne la risposta, si
impieghi mediamente un minuto.

E’ interessante notare che l’unico dispositivo che non sembra
influenzare la media scolastica è la televisione, forse perché non
vincola l’attenzione, oppure perché obsoleta. Il tempo dedicato alle
telefonate è poco rispetto alla quantità di messaggi spediti perché
tutti gli studenti hanno delle promozioni sugli sms, sono pochi quelli
che hanno promozioni sulle chiamate. Anche l’uso di internet è inferiore
a quello che ci si aspetterebbe, questo è dovuto al fatto che molti
degli studenti oggetto dell’indagine vivono in zone prive della
connessione ADSL. Dai dati analizzati risulta inoltre che circa il 5%
dei ragazzi sono molto capaci e riescono bene a scuola pur dedicando
molto tempo al cellulare e al computer, così come c’è un 5% con una
media scolastica molto bassa malgrado li usino pochissimo. Queste sono
eccezioni, il 90% degli studenti rientra nella media descritta e per
loro vale la formula indicata. Il problema è anche un altro: la maggior
parte degli studenti studia con computer o cellulare accesi, in questo
modo vengono continuamente distratti dall’attesa o dall’arrivo di una
mail o di un sms, perdendo la concentrazione. Durante lo studio questi
dispositivi andrebbero assolutamente spenti o allontanati.

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