Tuttoscuola: Scuola digitale

Il bonus di 175 euro per il computer, i conti in tasca al governo

Non c’è che dire: il bonus che la Finanziaria 2003 ha previsto a favore dei sedicenni che acquistano un PC appare per il governo un investimento in termine di immagine, a prezzi stracciati.
Il ministro Stanca a febbraio aveva parlato di uno stanziamento di 93 milioni di euro per assegnare a 540 mila sedicenni un contributo di 150 euro per l’acquisto di un PC .
Adesso il bonus è salito a 175 euro, senza bisogno di stanziare altri fondi, perché, fatti due conti, il ministro ha visto che gli euro che ci sono bastano e avanzano.
Calcolando infatti le migliaia di giovani che non compreranno il PC e altre migliaia di ragazzi che il PC non lo comprano perché già ce l’hanno, sarà comunque un successo assegnare il bonus almeno alla metà dei 540 mila ragazzi italiani nati nel 1987. Dei 93 milioni di euro stanziati, quasi la metà rimarrebbe quindi nelle casse dello Stato. Si accettano scommesse che la spesa finale non supererà i 31 milioni di euro, sufficienti per accontentare un terzo di tutti i sedicenni italiani.
Ciò non toglie che l’iniziativa sia buona (anche se l’Ulivo ha parlato di scippo perché l’idea era stata di un ministro ulivista e proprio l’attuale ministro, in altra veste, l’avrebbe allora boicottata). 
Una proposta: le decine di milioni di euro che rimarranno perché non riversarli sulla scuola visto che la riforma Moratti prevede l’informatizzazione generalizzata, ma non dispone di un euro per farlo?

Forgot Password