Tuttoscuola: Scuola digitale

Generazione tech. Consigli e moniti di Caterina Cangià

I sistemi scolastici moderni hanno avuto il compito, come si è visto in particolare nella seconda metà del secolo scorso, di diffondere su larga scala il patrimonio di conoscenze e competenze accumulato nel tempo a livello nazionale e sempre più internazionale. Un patrimonio consolidato nei contenuti e nelle regole di trasmissione, pur rispondenti a una variegata gamma di modelli pedagogici, metodologici e valutativi.

L’avvento delle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione e di internet, soprattutto nella modalità interattiva 2.0, ha sconvolto in pochi anni il panorama, relativamente stabile se non statico, delle tradizionali modalità di trasmissione di tale patrimonio culturale perché – per la prima volta in modo così radicale – è entrato in crisi il rapporto tra docenti e alunni che, simmetricamente a quello tra genitori e figli ‘nativi digitali’, vede una sorta di rovesciamento dei ruoli, con i giovani spesso più preparati degli adulti a utilizzare le nuove tecnologie a fini di apprendimento, sia formale che informale, e gli adulti in difficoltà nel gestire le continue novità.

Soprattutto a questi adulti, genitori e insegnanti sconcertati e perplessi di fronte alla marea montante delle nuove tecnologie a larghissima diffusione tra i giovani – smartphone, tablet, consolle sempre più versatili, notebook; e poi social network, libera navigazione in internet, chat… -, è dedicato un nuovo saggio di Caterina Cangià, nota esperta della materia e autorevole collaboratrice di Tuttoscuola, intitolato Generazione tech. Crescere con i nuovi media (Giunti editore, 2014).

La tesi sostenuta dall’autrice è che, vista l’irreversibilità dei processi di innovazione tecnologica in atto, e considerati gli enormi vantaggi che la digitalizzazione dell’insegnamento e dell’apprendimento comporta (il libro contiene numerosi esempi), tocca agli adulti fare uno sforzo per mettersi in sintonia con i nuovi media e con le nuove esigenze e condizioni di educabilità dei giovani di oggi: tocca ai genitori e tocca soprattutto ai docenti, se vogliono continuare ad essere un punto di riferimento importante e significativo per i loro alunni. Gli alunni della generazione tech. 

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