Tuttoscuola: Scuola digitale

Ferragosto: gli auguri del ministro

In occasione della “breve pausa estiva”, che coincide in pratica con la settimana di Ferragosto o poco più (almeno per i membri del governo e per gli studenti con giudizio sospeso) il ministro Profumo ha inviato a studenti, insegnanti e professori, ricercatori, genitori, impiegati del personale amministrativo, tecnico e ausiliario, dirigenti (tutti preceduti dall’aggettivo “cari”) una lettera di auguri e di auspici.

Per la verità il saluto del ministro sembra rivolgersi con maggiore fervore ad alcuni dei soggetti sopra elencati, in particolare al personale del ministero, “a cominciare dai direttori e dai dirigenti impegnati negli uffici centrali e periferici” e a “tutti i funzionari e i lavoratori che collaborano con la nostra azione” ai quali si deve “il successo avuto per esempio dalla modernizzazione delle procedure per la maturità, che per un momento hanno unito nell’orgoglio di essere italiani e parte del mondo della scuola centinaia di migliaia di persone”.

Ed è a questo versante della modernizzazione che guarda soprattutto il ministro anche per il dopo-ferragosto: il nuovo sito Universitaly metterà a disposizione informazioni sempre aggiornate su tutti i percorsi di studio in Italia, mentre il sito Scuola in chiaro sarà arricchito di nuove informazioni. Saranno anche resi disponibili dati sul mercato del lavoro ed in particolare sulla domanda delle aziende in modo da collegare meglio formazione e lavoro. “Il processo di innovazione vedrà poi un deciso impulso alla dematerializzazione’ dei processi, eliminando progressivamente la carta e facilitando in questo modo le iscrizioni, che dal prossimo anno si faranno solo online, così come tutti i processi amministrativi, l’archiviazione e la gestione documentale delle scuole e di tutto il Ministero”.

Gli studenti, gli insegnanti, i genitori e i dirigenti scolastici, a differenza del personale ministeriale e di quello impegnato nella innovazione tecnologica, vengono solo citati all’inizio della lettera, come se il loro ruolo fosse quello di semplici destinatari, e non di co-protagonisti dei processi innovativi.

Per la verità un accenno agli insegnanti Profumo lo fa alla fine della sua lettera, ma si riferisce non a quelli in servizio bensì a quelli che saranno chiamati in futuro a gestire la scuola nuova, quella tecnologica e ‘dematerializzata’: “Per questo ho deciso di programmare molto presto un nuovo concorso per insegnanti: perché è giusto ed anzi necessario per la salute di tutto il sistema formativo che anche le generazioni più giovani possano dare il loro insostituibile ed originale apporto alla formazione dei futuri italiani”.

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