Tuttoscuola: Non solo statale

Bologna: sul referendum fumata nera e maggioranza spaccata

A due mesi dal referendum nel quale il 60% dei votanti (furono 85mila, il 28% degli aventi diritto) si espressero per trasferire alle scuole dell’infanzia pubblica il milione che il Comune di Bologna eroga, per convenzione, alle private, il tema continua a creare problemi alla maggioranza.

La questione è approdata in Consiglio comunale, con due ordini del giorno contrapposti: quello del Pd che, in sostanza, chiede di non smantellare un sistema collaudato e quello di Sel e del Movimento 5 Stelle che chiede, invece, di rispettare l’esito del voto e cancellare, sia pure gradualmente, il finanziamento alle private.

”Il Pd – ha detto Cathy La Torre, capogruppo di Sel – prima vota la fiducia al ministro Alfano, poi non ascolta il suo popolo sul tema della scuola”.

Una discussione, durante la quale non sono mancate le proteste in aula dei sostenitori del referendum, che a questo punto vede il Pd su posizioni molto più vicine a quelle del Pdl che non a quelle degli alleati di Sel. E che rischia anche di aprire qualche crepa dentro lo stesso partito.

Francesco Errani, consigliere renziano, ha già annunciato la propria astensione.

La seduta si è conclusa senza votazioni.

Ci sarà una settimana di tempo per cercare una complicatissima mediazione nella maggioranza che sostiene il sindaco Virginio Merola. E, per il Pd, per evitare di spaccarsi.

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