Tuttoscuola: Scuola digitale

Bandi PON per progetti di sviluppo infrastrutturale degli spazi scolastici

È  essenziale che le scuole colgano l’opportunità dei nuovi bandi PON che non riguardano più solo il Sud ma l’intero Paese” ha detto il ministro dell’istruzione Giannini. Sono centoquaranta i milioni grazie al PON – Programma Operativo Nazionale (FSE-FESR) 2014-2020 – che sono disponibili  per dotare le scuole di ambienti per l’apprendimento innovativi e adeguati dal punto di vista della digitalizzazione. Lo stanziamento è previsto dal nuovo Avviso pubblicato il 15 ottobre sul sito del MIUR http://hubmiur.pubblica.istruzione.it/web/istruzione/pon/2014_2020/avvisi2015

con allegata tutta la documentazione necessaria alle scuole per partecipare. La scadenza per presentare i progetti è il 18 novembre.

Gli uffici scolastici regionali, già sommersi da una pluralità di impegni per l’immissione in ruolo dei docenti, si sarebbero dovuti attrezzati con una task force per sostenere ed accompagnare le istituzioni scolastiche, singole e in rete, nella complessa procedura di adesione ai bandi: speriamo che sia così, perché il rischio di non riuscire a fare in tempo e a fare bene nell’espletare tutte le pratiche è sempre in agguato!

Il MIUR ha messo a disposizione un servizio di help desk per supportare le scuole nella fase di progettazione, disponibile all’indirizzo: http://hubmiur.pubblica.istruzione.it/web/istruzione/pon/2014_2020/contatti_helpdesk

e presto saranno visibili sul sito istituzionale i tre modelli di ambiente scolastico innovativo proposti dal MIUR.

Il tempo stringe, il 18 novembre è vicino. È essenziale che ad ogni livello si faccia la propria parte e anche un pochino di più: lo sforzo è da fare tutti insieme.

I progetti possono riguardare, in linea con il POF d’istituto e/o con una progettazione condivisa in rete:

1) Spazi alternativi per l’apprendimento che permettano una rimodulazione continua degli spazi in coerenza con l’attività didattica prescelta. Tale spazio può essere utilizzato anche per la formazione dei docenti, del personale e per altre esigenze di apertura all’esterno;

2) Laboratori mobili in grado di trasformare l’aula in uno spazio flessibile, che rende possibili molteplici attività configurate sia secondo modelli più tradizionali che per un lavoro suddiviso in gruppi e per l’interazione tra i gruppi;

3) Aule ‘aumentate’ dalla tecnologia con dotazioni adeguate per la fruizione, collettiva e individuale,  della connessione al web e a contenuti multimediali, per l’interazione di aggregazioni diverse in gruppi di apprendimento, in collegamento wired o wireless, per permettere la quotidiana integrazione del digitale nella didattica.

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