
Negli ultimi 10 anni abbiamo ripetutamente ascoltato annunci di importanti ed immediate iniziative per rivoluzionare gli assetti amministrativi e didattici nel sistema d’Istruzione attraverso le tecnologie ICT; da ultimo il piano inserito nella Agenda Digitale Italiana specifico e rivolto a costruire il cittadino digitale. Ma tutte queste iniziative cosa hanno prodotto concretamente?
Cosa è accaduto sul versante amministrativo delle ICT dedicate al sistema nazionale dell’istruzione?
Nel 2002 il sistema informativo dell’istruzione metteva a disposizione di tutte le scuole un collegamento alla rete del ministero, due postazioni di lavoro nelle segreterie amministrative, la formazione agli addetti delle segreterie per tutte le competenze trasferite alla scuola dagli ex Provveditorati agli Studi, un servizio di call center per le scuole, servizi applicativi ed infrastrutturali erogati dal Centro di Calcolo di Monte Porzio Catone. La spesa complessiva di circa 120 milioni di euro compresa IVA a sostegno di progetti di trasformazione (premiati a livello internazionale, vedi SOA-Ingration Forum di Londra – Gartner 2009) consentì di realizzare una importante ottimizzazione strutturale (unica nella pubblica amministrazione italiana) con ricadute positive sul contenimento della spesa complessiva.
La spesa reale dopo i tagli attuati nel 2009 sul Sistema Informativo dell’Istruzione è stata di meno il 34% rispetto a quella del 2008, che già includeva una riduzione di circa il 10% rispetto alla spesa programmata. Ciò significa che la spesa per le ICT dell’amministrazione è stata ridotta di circa il 70% nel periodo 2008-2010.
Nel frattempo è stato completato l’iter della gara pubblica che per la prima volta ha diviso il Sistema Informativo dell’istruzione in due lotti di fornitura: uno per la componente applicativa, valore base d’asta 147M€, ed uno per la componente infrastrutturale, valore base d’asta di 89M€.
Gli eventi e gli annunci correlati all’Agenda Digitale Italiana hanno prodotto effetti concreti ma negativi: i capitoli di spesa ICT per il triennio 2013/2015 presentano infatti un previsione di spesa complessiva di solo 89M€ di euro (da Tab. 7 Stato di Previsione del MIUR).
Un risultato, comunque, è raggiunto: il Sistema Informativo dell’Istruzione sembra essersi… smaterializzato!
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