
E’ quanto rivela un’inchiesta di Repubblica di ieri. “Il livello di scolarizzazione è basso e sono ancora troppi coloro che a 24 anni si ritrovano all’affannosa ricerca di un posto di lavoro. Un quadro – quello illustrato da Eurostat in occasione del Forum dei giovani del 24 e 25 marzo, organizzato nell’ambito dei festeggiamenti per il 50° anniversario della firma dei Trattati di Roma – che dovrebbe fare riflettere tutti: politici, amministratori locali e cittadini comuni. I numeri, ancora una volta, non lasciano spazio a dubbi: l’Italia è indietro e il futuro secondo gli esperti europei è decisamente in salita.
Rispetto alla media Ue (77,4 per cento) i ragazzi italiani tra i 20 e i 24 anni di età in possesso di un diploma sono appena 73 su 100. La Svezia con 87 giovani diplomati su 100 ci surclassa. Finlandia e Grecia ci danno oltre 10 lunghezze. Ma il dato che salta all’occhio è quello dei paesi appartenuti all’ex blocco sovietico che in molti casi superano il 90 per cento. Brutte notizie per i giovani italiani anche sul versante del lavoro. La disoccupazione in Italia colpisce più di un giovane su 5 (il 20,1 per cento) con una media europea più bassa di quasi 3 punti e mezzo.
Solo un giovane italiano su tre può considerarsi davvero esperto alle prese con “file, account” e altre diavolerie e solo 8 su 100 si sono cimentati in “acquisti elettronici”. In Europa, i ragazzi fra 16 e 24 anni che comprano beni e servizi su internet sono almeno il triplo
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