
Pedopornografia, adescamenti, istigazione alla violenza e a comportamenti deviati: il web rappresenta per il piu’ piccoli una minaccia oltre che un utile strumento di conoscenza. Allarmanti i dati del settimo rapporto nazionale di Telefono Azzurro e Eurispes sulla condizione dell’infanzia e dell’adolescenza, presentato nei giorni scorsi all’universita’ Cattolica di Milano.
Secondo il rapporto, il 20,5% dei bambini tra i 7 e gli 11 anni che navigano su internet ha incontrato almeno una volta un adulto che ha dato loro fastidio: una percentuale che scende al 17,6% per la fascia dai 12 ai 19 anni. E nel 24,2% dei casi i bambini vittime di adescamento non hanno condiviso questa esperienza con nessuno. Lo studio, condotto su un campione di 1.274 bambini e 1.242 adolescenti dimostra che quasi la meta’ dei bambini italiani (48,2%) naviga in rete e nel 33,6% dei casi da solo. ”La scuola – osserva il presidente di Telefono Azzurro, Ernesto Caffo – non ha ancora maturato una competenza per guidare i piu’ giovani in rete e quando si collegano a casa spesso usano un computer che non lo e’ stesso dei genitori”.
Nei primi 11 mesi dell’anno la polizia postale nella sua azione di contrasto alla pedopornografia su web ha gia’ monitorato 32.971 siti, compiuto 359 perquisizioni e sottoposto a misure restrittive 16 persone.
Registrati a tuttoscuola
Benvenuto su Tuttoscuola.com!
Registrati a tuttoscuola
Grazie per esserti registrato
controlla il tuo indirizzo di posta per attivare il tuo abbonamento