Tuttoscuola: Scuola digitale

Piacenza liceo “Respighi”: la scuola 2.0 tra ambizione e condizione di lavoro diversa

Il piano coordinato della piattaforma di supporto all’attività formativa della scuola – ha dichiarato a Tuttoscuola la dirigente Gardella a margine dell’evento – è stato definito grazie al contributo del Comune, della Provincia di Piacenza, dell’Ufficio scolastico regionale, della Regione Emilia Romagna, tutti accomunati dal mandato di collaborare per la realizzazione del progetto. La scuola ha poi installato la rete WI FI, insieme a Lepida, un’azienda regionale che ha offerto competenze e efficienza”.

Tutta l’innovazione, universale e totalmente condivisibile – ha aggiunto il Prof Costi – è stata realizzata senza costi aggiuntivi”.  Una didattica tecnologicamente all’avanguardia ha bisogno di  uno strumento idoneo a soddisfare le esigenze di una classe tecnologicamente attrezzata. La  piattaforma  Chimpa permette all’insegnante un controllo integrale della classe sia dal punto di vista didattico che da quello burocratico (dall’appello al registro, alle comunicazioni alle famiglie). Il  Chimpa team ha già avviato le sperimentazioni su una classe prima, con l’obiettivo di estendere, entro la fine del corrente anno scolastico, l’utilizzo della piattaforma all’intero liceo “Respighi”. “Certamente – conferma a Tuttoscuola la profssa Francesca Argenti, docente del “Leone XIII” di Milano – “l’utilizzo della tecnologia può produrre benefici nell’attuale contesto operativo del sistema educativo, ma le vere potenzialità delle tecnologie riguardano un ripensamento di cosa si intende per apprendimento, per percorso personalizzato, per rielaborazione del sapere. Per questo, per far cambiare le cose, occorre mettere gli insegnanti in condizioni di condividere, progettare e lavorare insieme. Allora forse le cose inizieranno a cambiare, e la tecnologia non sarà più solo un argomento di cui parlare in modo problematico, ma come opportunità per allargare un modo di lavorare che già funzione si fa senso di impresa a favore dell’apprendimento”.Non è pensabile – sottolinea a Tuttoscuola la profssa Manuela Delfino, docente presso la scuola Don Milani di Genova – “che dopo avere dotato la scuola di strumenti digitali, i docenti debbano ancora imparare ad usarli. La tecnologia va tarata sulle competenze e necessità delle singole scuole”.

Tuttoscuola si augura che questa esperienza di successo sia stabile e migliori sia nella scuola nella quale si sta realizzando ma anche nelle scuole che, raccogliendo l’esperienza, riescano a replicarla, implementandone metodologie e risultati. 

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