
Colmare il divario digitale tra docenti e studenti, potenziare l’apprendimento dei ragazzi (che a scuola acquisiscono solo il 25% del loro sapere) e mantenere costantemente viva la loro attenzione attraverso lezioni interattive. Sono questi gli obiettivi della “scuola digitale” secondo la Pearson Italia, casa editrice leader nel settore scolastico, che oggi a Roma ha dato il via a una serie di incontri itineranti con i dirigenti scolastici per promuovere la digitalizzazione in aula.
“L’idea – ha affermato il direttore commerciale di Pearson Italia, Mario Mariani – è di dare un quadro mondiale delle nuove tecnologie applicate all’istruzione e mostrare le esperienze fatte perché possano essere replicate nei diversi istituti italiani“. Elencando i “vantaggi” delle Lavagne interattive multimediali (Lim), “a disposizione di circa 350 mila studenti italiani“, Mariani ha illustrato le potenzialità dei Lim-book: “Leggendo il libro di testo alla lavagna la lezione si svolge a ‘testa alta’ e l’insegnante può monitorare il grado di attenzione dei ragazzi“.
“Secondo una ricerca dell’Osservatorio Permanente sui contenuti digitali – ha affermato Christian Centonze di Nielsen Italia – dal 2007 al 2010 i ragazzi propensi all’utilizzo della tecnologia fine a se stessa e quindi senza alcun interesse alla progressione culturale sono passati dal 40% al 57%. L’assenza di nuove tecnologie a scuola sta creando spaesamento. Bisogna investire in questo settore“.
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