
“Oggi finalmente si può sorridere, essere positivi“. Esprime così la sua soddisfazione Giorgio Rembado, leader storico dell’Anp (ora Associazione nazionale dirigenti scolastici e alte professionalità), alla presenza del ministro Gelmini che anche quest’anno ha voluto partecipare alla premiazione del docente e delle due classi dell’anno risultati vincitori del concorso indetto congiuntamente dalla stessa Anp e dalla Microsoft Italia, rappresentata dal suo amministratore delegato Pietro Scott Jovane. Alla fine della cerimonia Anp e Microsoft hanno sottoscritto (è la terza volta) il protocollo di collaborazione per una nuova edizione del premio, che è fondato sul riconoscimento del merito professionale dei docenti ma anche di quello degli studenti, che nei progetti svolgono un ruolo da protagonisti.
“Musica per le mie orecchie“, ha commentato Mariastella Gelmini, che ha detto di condividere “totalmente” le parole di Rembado in favore del merito e contro l’appiattimento professionale e retributivo dei docenti.
Rembado aveva ricordato che in altri Paesi possono accedere alla carriera di insegnante solo i migliori laureati (5% in Corea del Sud, 10% in Finlandia, 30% a Hong Kong), mentre in Italia esiste una tradizione di egualitarismo che provoca la mancata selezione dei migliori e loro mortificazione.
Gelmini ha ripreso questo punto: “Il 5% è forse troppo, ha detto, però significa che altri Paesi si rendono conto dell’importanza di una buona scuola come leva per lo sviluppo anche economico“.
Il Piano di razionalizzazione, ha poi aggiunto il ministro, sta dando risultati, tanto che è dalla sua applicazione che si ricavano ora i risparmi per recuperare gli scatti. “Ma il vero problema è il superamento degli automatismi” (cioè degli stessi scatti), ha subito precisato, e la costruzione di nuove forme di reclutamento e di carriera. Su questo ci sono vari disegni di legge, a partire da quello presentato da Valentina Aprea (presente alla cerimonia), e qualcuno è stato presentato anche da “esponenti illuminati dell’opposizione“. Se i sindacati si renderanno disponibili il nuovo profilo professionale dei docenti potrà essere definito per via contrattuale. “Alrimenti si procederà per via legislativa, perchè una cosa è certa: non si può andare avanti così“
L’insegnante premiata come ‘Docente dell’anno’ è Daniela Gitto, insegnante nell’istituto comprensivo ‘Stefano D’Arrigo’ di Venetico (Messina), che ha realizzato un progetto multimediale (Vinnie Pooh e i suoi amici raccontano) rivolto ad alunni della scuola primaria. Nella categoria ‘Classe digitale’ hanno vinto gli studenti dell’ITIS “M. Giua” di Cagliari, guidati dal prof. Roberto Manca, mentre nella terza categoria, ‘Emoticon Art’, al primo posto si sono classificati gli studenti della scuola media di Faloppio (Como), guidati dal prof. Luca Piergiovanni, l’insegnante precario che in primo momento era stato individuato dai media come il ‘docente dell’anno’, e che non è intervenuto alla cerimonia. Al suo posto era presente il dirigente scolastico, che ne ha comunque sottolineato i meriti.
Parlando con l’inviato di Tuttoscuola Daniela Gitto ha voluto precisare che il successo del suo progetto è dovuto anche alla presenza nella scuola di laboratori attrezzati (cofinanziati dal FESR) e di una lavagna interattiva. Ma la sensazione è che senza il suo entusiasmo e la sua competenza (in buona parte acquisita in autoformazione) il progetto non sarebbe mai nato. Un valore aggiunto che le ha consentito di diventare ‘docente dell’anno’.
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