Libri di testo. La legge blocca le adozioni ma non il prezzo

La legge 169/2008 ha bloccato per cinque/sei anni le adozioni dei libri di testo con il lodevole intento di contenerne i costi per le famiglie. Con il blocco dei testi scolastici per un lungo periodo, dovrebbero, infatti, diminuire le nuove edizioni e avere maggior mercato i libri usati, ma…

In questi giorni le scuole, alle prese con le adozioni dei libri di testo, stanno però scoprendo per la prima volta che gli effetti del blocco delle adozioni sono minori del previsto e che per i prossimi anni potrebbero compromettere la finalità della legge.

Nella scuola secondaria, infatti, il blocco dei testi adottati non ferma il tetto di spesa, in quanto i testi adottati l’anno scorso restano confermati per un sessennio anche se nel frattempo i loro prezzi, imposti dagli editori, possono aumentare senza blocco alcuno.

La legge, infatti, si è limitata a bloccare le adozioni, non bloccando però i prezzi. Infatti, nella legge 133/2008, dove si parla di testi digitali, si precisa anche che va assicurato il prezzo dei libri di testo della scuola primaria e i tetti di spesa dell’intera dotazione libraria per ciascun anno della scuola secondaria di I e II grado, nel rispetto dei diritti patrimoniali dell’autore e dell’editore.

I diritti patrimoniali dell’editore non possono, dunque, essere bloccati. Mentre i testi devono essere confermati per anni senza variazione alcuna, i loro prezzi sono quasi in libera uscita.

E i genitori pagano.