Tuttoscuola: Scuola digitale

100 parole per la scuola del futuro

Ottanta studenti di istituti superiori da circa due mesi lavorano in aula virtuale, da casa loro, per spiegare 100 parole-cardine della scienza identificate in un incontro a Venezia sotto la guida dell’etologo Danilo Mainardi e dell’astrofisico Franco Pacini.

L’aula virtuale che raccoglie i loro lavori è il sito http://www.100parole.it/ dove i ragazzi, residenti in cinque regioni italiane diverse, abbozzano testi, li criticano, li correggono parlandosi con Skype assistiti da tre ricercatori che hanno il compito di tutor d’aula.

Il loro lavoro conclusivo è atteso a fine maggio. Non si tratterà – come osserva La Stampa, il quotidiano che ha dato ampio risalto all’iniziativa – di un’opera da consultare, ma piuttosto una visione della scienza: metodo, risultati, obiettivi futuri e problemi etici connessi.

L’iniziativa ha tutto il sapore di un evento fuori dall’ordinario che prefigura la scuola del futuro dove non vi sono “banchi, cattedre, polverosi laboratori di chimica e fisica, animali impagliati e sotto formalina“, dove “la conoscenza è nell’aria con internet che crea collegamenti con altri studenti, professori, scuole e università lontane“.

I precedenti in alcuni Paesi ci sono già: il futuro è già presente.

È certamente un modo diverso di fare scuola con l’aula virtuale, ma crediamo che, anziché alternativa, quella scuola possa essere integrativa del modo d’essere dell’istituzione scolastica attuale, dove resta comunque fondamentale e primario il rapporto diretto  personale tra studenti e insegnanti, con l’intatta potenzialità della sua relazione educativa.     

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