Viaggio della Memoria: due intese per parlare della Shoah a scuola e all’università

Educare i ragazzi al rispetto reciproco. Con questo scopo e con quelli di rinnovare l’impegno per diffondere la conoscenza della Shoah nelle nostre scuole e attivare un progetto educativo contro le discriminazioni, nel segno della collaborazione tra Miur, Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e Consiglio Superiore della Magistratura  la ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli, la Presidente dell’Ucei, Noemi Di Segni e il Presidente della VI Commissione del Csm, Ercole Aprile, hanno sottoscritto due intese per l’educazione degli studenti alla cultura del rispetto reciproco.

Si tratta della Lettera d’Intenti, sottoscritta lo scorso 18 gennaio, che rinnova la collaborazione Miur-Ucei per diffondere tra gli studenti italiani la conoscenza e lo studio dell’Olocausto.

Continuano pure le attività mirate di formazione dei docenti, con l’organizzazione di seminari nazionali. Le linee guida di un percorso organico nazionale di didattica della Shoah nelle scuole di ogni ordine e grado vengono affidate ad un comitato paritetico.

La Carta d’Intenti siglata da Miur-Ucei-Csm lo scorso 19 gennaio, al termine della visita del campo di Auschwitz-Birkenau compiuta insieme ad oltre cento studenti delle scuole superiori ed ai loro docenti prevede un programma pluriennale di attività di sensibilizzazione e formazione nelle scuole e nelle università sui temi dello studio e della ricerca sulla Shoah, per il contrasto ad ogni genere di discriminazione.

Particolarmente importante, ha sottolineato la Fedeli, sarà il coinvolgimento dei magistrati nelle attività e nelle riflessioni che saranno dedicate alla ricorrenza dell’ottantesimo anno dalla promulgazione delle leggi razziali italiane che cade nel 2018.

Tra le altre iniziative previste dall’intesa, anche l’istituzione di un comitato paritetico per la realizzazione di un piano di attività, di progetti ed iniziative di tipo sperimentale che, dopo una fase di monitoraggio e valutazione, potranno essere estese a livello nazionale. La Carta ha una durata triennale e prevede anche la possibilità di realizzare iniziative con la collaborazione di altri soggetti istituzionali.